L’Egitto in biblioteca

Una biblioteca nei panni del museo. Già questo basterebbe per attirare l’attenzione di un pubblico, quello italiano, che ha poca dimestichezza nei confronti di un fenomeno così raro dalle nostre parti, come l’istituzione culturale polifunzionale. La mostra di Milano, inoltre, si propone come un approfondimento culturale nei confronti dell’antico Egitto, tema che negli ultimi anni sembra appassionare tutti: molte le iniziative editoriali, le trasmissioni televisive, i film ispirati a questo particolare periodo storico.E’ evidente che un’esposizione come questa possa dare al visitatore un qualcosa in più, quel contatto con gli oggetti, pur se decontestualizzati, che in altre occasioni non può essergli offerto.Nel caso della Biblioteca di via Senato va poi considerato, fattore di estremo interesse, che i materiali selezionati provengono soprattutto da tre istituzioni italiane: il Museo Egizio di Palazzo Te di Mantova, il Museo Archeologico Nazionale di Firenze e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. In una nazione come l’Italia che presenta, dislocate sul territorio, oltre 90 raccolte egizie, ma spesso poco conosciute, questo è un modo di evidenziarne alcune, non a caso una del nord, una del centro e una del meridione, quasi a ricordare al pubblico questo ingente patrimonio a disposizione. La mostra, curata dall’egittologa Massimiliana Pozzi (Società Cooperativa Archeologica) in collaborazione con Patrizia Piacentini (Università di Milano), è divisa in una sezione archeologica e in una sezione letteraria. Nella prima parte dell’itinerario ci si trova di fronte gli oggetti che illustrano l’Antico Regno, le due fasi del Periodo Intermedio, il Nuovo Regno e infine l’epoca tarda. Spiccano alcuni manufatti: la splendida “Dama di Napoli” (2600 a.C.), blocco marmoreo della collezione Borgia, raffigurante un individuo maschile, ma il cui lungo abito le vale il nomignolo con cui ancora lo si conosce; la “Testa di Faraone” (1440 a.C.), figlia di una nuova tendenza nella statuaria egizia, evidente nelle caratteristiche umane e non più divine dei faraoni; i piccoli scarabei con le iscrizioni sotto la base, tipici della dominazione Hyksos. Moltissimi anche gli oggetti dei corredi funebri, che testimoniano la certezza del contatto tra la vita quotidiana e la vita post-mortem: vasi canopi, ushabty, Anubi, contenitori per cosmetici, manici di specchi, frammenti di papiro dal Libro dei Morti, ecc. In alcuni casi si è tentata persino la ricostruzione del contesto, attuata attraverso una serie di ricerche e confronti bibliografici che riconducono alla storia del singolo pezzo, dal ritrovamento all’esposizione museale: apporto fondamentale per la migliore fruizione dei manufatti stessi.La sezione letteraria, infine, permette di percorrere all’interno della mostra una piccola storia degli studi sull’Egitto: si parte così dalle fonti antiche con Erodoto, Strabone, Diodoro Siculo, Luciano, Plinio il Vecchio; si prosegue con il grande erudito gesuita Athanasius Kircher e il suo “Oedypus Aegyptiacus”, fino ad arrivare a Champollion, padre dell’Egittologia moderna, convenzionalmente nata nel 1822 con la decifrazione dei geroglifici proprio da parte dello studioso francese.Alla mostra sono connesse anche attività didattiche che differenziano le visite guidate per scuole elementari e medie inferiori e per medie superiori, offrendo, a seconda dell’età dei ragazzi, un approccio più appropriato alle tematiche trattate. Queste ultime vengono approfondite in un secondo tempo attraverso l’esperienza di laboratori didattici che permettono ai ragazzi un attività pratica legata a quanto visto in precedenza: si scoprono così la moda e la cosmesi degli antichi Egizi, il loro sistema numerico e di misurazione, le conoscenze mediche, i processi di mummificazione, ecc. Un modo pragmatico di avvicinare anche i più piccoli alle opere d’arte, rendendoli consapevoli dell’importante valore storico e culturale di semplici oggetti realizzati migliaia d’anni fa.EGITTO. DALLE PIRAMIDI AD ALESSANDRO MAGNOMilano, Biblioteca di via SenatoVia Senato, 14Fino al 18 maggio 2003Orario: tutti i giorni 10-18 giovedì 10-21 lunedì chiusoBiglietto: intero € 4 ridotto € 2Informazioni: 02.76215318 – 324Fax: 02.782387

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