Lettere all’antrace: l’FBI ostacola le analisi scientifiche

La verità della National Academy of Science (NAS) sulle lettere all’antrace – il caso che terrorizzò gli Stati Uniti nel 2001 – tarderà ancora ad arrivare. Il motivo, questa volta, è il ritardo con cui l’FBI ha fornito alla commissione incaricata di ricostruire l’accaduto dal punto di vista scientifico delle “nuove rilevanti informazioni”. Come fa notare ScienceInsider, l’entrata in scena del nuovo materiale potrebbe cambiare gli esiti di un rapporto che i cittadini americani aspettano di conoscere dal settembre 2008, quando la NAS ricevette l’incarico dal Federal Bureau of Investigation. L’impressione di alcuni osservatori, a cominciare dal deputato democratico Rush Holt, è che con questo gesto l’FBI abbia voluto sfidare l’indipendenza del panel di esperti, compromettendone di fatto il lavoro.

I fatti risalgono al 2001, quando lettere con tracce di antrace furono recapitate a senatori del partito democratico americano e alle redazioni di alcuni giornali. A causa delle inalazioni morirono cinque persone; altre diciassette si ammalarono. L’uomo indicato dall’FBI come unico responsabile dell’attacco fu Bruce Edwards Ivins, noto esperto di bioterrorismo che a quel tempo lavorava all’Istituto di Ricerca di Malattie Infettive dell’Esercito Americano (USAMRIID). Nel suo laboratorio di Fort Detrick, in Maryland, furono trovate spore di antrace altamente purificate che avevano mutazioni genetiche simili al veleno utilizzato per l’attacco batteriologico. Ivins, che si è sempre proclamato innocente, si è tolto la vita il 29 luglio del 2008, a circa una settimana dalla chiusura delle indagini.

Ufficialmente, l’FBI ha chiuso il caso nel febbraio del 2001, senza aspettare che la NAS consegnasse il suo rapporto. Una prima versione del documento è stata sottoposta allo stesso Federal Bureau of Investigation il 27 ottobre scorso. Poi, però, l’ennesimo colpo di scena: il 3 dicembre l’FBI ricontatta la commissione per fornirle “nuove informazioni”, ritenute così importanti da meritare un riesame. Ora l’FBI ha ammesso di non aver consegnato agli esperti della National Academy of Science alcune informazioni. Il rapporto, dunque, il cui contenuto per ora è stato visionato solo da ufficiali del bureau, potrebbe subire delle modifiche. Tra le voci più critiche spicca quella di Holt: “Non si capisce perché l’FBI abbia aspettato così tanto prima di fornire agli scienziati tutto il materiale”, ha detto il deputato a ScienceInsider. “Molto probabilmente si tratta di un tentativo di contestare e sfidare i risultati del rapporto indipendente stilato dalla NAS”. Holt ha anche scritto una lettera al direttore dell’FBI, Robert Mueller, chiedendogli un incontro per chiarire perché quei documenti siano stati “gettati sul tavolo in grave ritardo” rispetto al corso delle indagini.

Dal canto suo il direttore della National Academy of Science, E. William Colglazier, ha ribadito che il nuovo materiale “è rilevante ai fini del rapporto”, e che quindi non può essere ignorato. La data della consegna, a questo punto, è stata spostata al febbraio del 2011. Più di anno dopo la chiusura del caso da parte della magistratura e ben dieci anni dopo l’attacco che ha fatto conoscere al mondo una nuova paura: quella della guerra batteriologica.

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