I bambini sotto gli otto mesi di vita che dormono con i genitori hanno più probabilità di essere colpiti dalla Sindrome di Mortalità Infantile Improvvisa (Sids). Ad affermarlo è James Kemp, ricercatore di pediatria all’Università di St. Louis, in un articolo apparso su Pediatrics. Non avendo ancora quelle capacità motorie che gli permetterebbero di liberarsi da potenziali minacce alla loro sicurezza, quali il movimento delle molle del letto o il rimanere incastrati tra la parete e il materasso, i piccoli che passano la notte nei letti degli adulti rischiano la vita 40 volte di più. Kemp ritiene quindi necessaria una nuova campagna di sensibilizzazione: infatti fra il 13 e il 14 per cento dei genitori, nella maggior parte statunitensi, dichiara di dividere il proprio letto con i figli. Avvisare i genitori dei pericoli che potrebbero verificarsi non facendo dormire i loro bambini nelle apposite culle, potrebbe abbassare l’indice di mortalità notturna degli infanti fino agli otto mesi; senz’altro i più colpiti. “La posizione del sonno è solo una parte del problema”, dice Kemp, “mettere un bambino a dormire in un letto per adulti è un pericolo ben maggiore”. (p.s.)
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