Il 12 febbraio, compleanno di Charles Darwin (1809-1882), è da anni nel mondo un’occasione per discutere dell’evoluzione biologica e della sua importanza nella cultura moderna. Quest’anno, assieme agli ormai tradizionali appuntamenti organizzati dal Museo di Storia Naturale di Milano e dall’Uuar presso le Librerie Feltrinelli), in molte città italiane sono previsti spettacoli, mostre, animazioni, visite guidate e un nutrito calendario di conferenze. Il tema scelto per il Darwin Day di Milano è “L’evoluzione al lavoro”, con sessioni dedicate alla percezione sensoriale e ai primordi della vita sulla Terra. La formula è quella di una fitta serie di incontri e laboratori didattici condensati in tre giorni, con due serate dedicate alla presentazione di novità editoriali. I lavori potranno essere seguiti on-line attraverso Pikaia. Le iniziative di Roma sono distribuite su due settimane e comprendono il convegno internazionale su “Virus emergenti: capire l’evoluzione per combattere la prossima pandemia”, organizzato dalla rivista Darwin. Da segnalare anche al Museo Civico di Zoologia l’ “Happening evolutivo: dai virus ai dinosauri”, non fosse che per la presenza, sotto questa dicitura curiosa, di serissimi docenti e ricercatori. A Napoli la bella Stazione Zoologica Anton Dohrn farà da cornice a una giornata di discussione conclusa da una conferenza di Luigi Luca Cavalli Sforza (presente anche ad Asti e Milano). Altrettanto suggestiva promette di essere la rievocazione del primo dibattito svoltosi in Italia “Sulla parentela fra l’uomo e le scimmie”, nella Sala degli scheletri del Museo La Specola a Firenze. Le varie iniziative permetteranno di incontrare studiosi provenienti da altri paesi, come Niles Eldredge (Milano), Douglas Futuyma (Ferrara), Ricardo Guerrero (Milano), David Kohn (Milano), Antonio Lazcano (Roma e Milano), Stephen Morse (Roma), Roland Psenner (Bolzano), Ann Reyd (Roma) e lo storico Pietro Corsi (Milano), oltre che numerosi rappresentanti della comunità scientifica italiana. (c.l.c.)
