Categorie: Società

Libri per tutti. E subito

Tutte le nuove pubblicazioni disponibili simultaneamente in formati Braille, audio o a stampa ingrandita. È l’obiettivo che sta perseguendo l’Europa per le moltissime persone dislessiche o ipovedenti che attualmente non hanno accesso alla maggior parte dei libri e della stampa in generale. Attraverso il progetto Euain (European Accessible Information Network), partito quattro anni fa, l’Unione Europea sta gettando le basi per una immediata reperibilità delle opere in questi formati, grazie allo sviluppo di tecnologie Print on Demand (ovvero, stampa su richiesta). I risultati del progetto sono stati ora pubblicati in un documento dal titolo The Freedom to Explore.

Euain ha creato i presupposti per un primo incontro tra l’industria editoriale e le organizzazioni che tutelano ogni forma di accessibilità. Come ha ricordato il coordinatore della ricerca, David Crombie, esistono diversi progetti di accessibilità totale a Internet: questo però è differente, perché cerca di assicurare la consultazione di ogni documento digitale: “Nei momenti chiave della creazione di un testo se ne deve prevedere l’accessibilità. Prima la si considera e la si integra, migliore e più economico sarà il risultato”.

“Il print on demand si sta sempre più diffondendo”, ha spiegato Crombie: “Negli Stati Uniti – per esempio su Amazon – si possono ordinare i libri in formato standard e non, proprio perché sono pubblicati su richiesta. In Europa la situazione è diversa: molte sono state le iniziative proposte negli anni, ma sono rimaste isolate”. Tra le possibilità esplorate vi è quella della “stampa sintetizzata”: sono state creati, per esempio, libri in versioni audio estremamente interattive e gli ascoltatori possono passare da un capitolo o da un paragrafo all’altro, o fare ricerche per singola parola grazie a programmi di sintesi vocale.

Di solito sono le organizzazioni piuttosto che gli editori a preoccuparsi di produrre libri in formati accessibili e, comunque, solo in relazione a un numero limitato di opere. Il progetto Euain ha stabilito un dialogo tra tutte queste organizzazioni per raggruppare e confrontare le loro conoscenze. Quindi le ha interfacciate con l’industria editoriale paneuropea per esplorare assieme i reciproci vantaggi di una collaborazione. Secondo Crombie tutti gli attori devono sedersi attorno a un tavolo per assicurare l’accessibilità ai consumatori da una parte, e un adeguato profitto agli editori dall’altra, visto che le persone ipovedenti e dislessiche rappresentao circa il  6-8 per cento del mercato europeo.

Secondo i ricercatori che hanno preso parte al progetto, quanto raggiunto è solo l’inizio e l’accessibilità imediata a tutte le pubblicazioni è ancora lontana. Ma uno spin off di Euain prevede di organizzare corsi, produrre altro materiale e stendere linee guida perché questo tipo di editoria divenga uno standard. (g.f.)

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