Di “real life” – vita reale – si parla molto in medicina. Gli studi su cui vengono valutate l’efficacia e la sicurezza dei farmaci sono condotti su persone selezionate per avere caratteristiche simili, ben controllabili. Non sono troppo anziani, per dirne una, o non hanno altre malattie gravi concomitanti. Nella realtà, però, i medici si trovano davanti a situazioni molto più complesse e devono capire se le nuove opzioni di trattamento, come l’immunoterapia, possono essere somministrate. Per esempio, l’immunoterapico nivolumab può essere usato in pazienti anziani malati di tumore al rene con metastasi? Sì, risponde il primo studio al mondo realizzato per dare una risposta a questa domanda. A presentarlo al 53° Congresso dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) in corso a Chicago è Ugo De Giorgi, responsabile Oncologia Uroginecologica all’Istituto Tumori della Romagna a Meldola, che ha coordinato 94 centri in tutta Italia.
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