L’iPod? Lo alimenta la maglietta

    Una maglia che raccoglie energia dal movimento di chi la indossa e la restituisce sotto forma di elettricità in grado di alimentare piccoli apparecchi portatili. Come l’iPod, per esempio, o alcune dispositivi in dotazione ai soldati o agli scalatori. Il risultato – descritto nell’ultimo numero di Nature – è stato raggiunto dai ricercatori del Georgia Institute of Technology e sfrutta lo sfregamento di speciali coppie di fibre tessili che, ricoperte da microfili di ossido di zinco, producono elettricità in risposta alle sollecitazioni meccaniche.

    La ricerca, finanziata dalla National Science Foundation (Nsf), si basa sul cosiddetto “effetto piezoelettrico”, amplificato attraverso la tessitura di una molteplicità di questi nano-filamenti fino a generare un flusso di corrente. “Il movimento corporeo provoca lo strofinamento dei due conduttori l’uno contro l’altro, generando la produzione di elettricità”, afferma Zhong Lin Wang, tra gli autori dello studio. Attraverso tale processo, dunque, in futuro si potranno realizzare camice o giacche “energetiche”, ma anche tende o altri materiali analoghi in grado di sfruttare il vento, le vibrazioni sonore e qualsiasi fonte cinetica.

    Nel corso dello studio sono stati testate oltre duecento coppie di fibre della lunghezza di un centimetro, sfregate attraverso una speciale apparecchiatura per trenta minuti. Nel corso di questa operazione è stata calcolata la produzione di corrente pari a circa quattro nanoampere e un voltaggio in uscita di circa quattro millivolt. Di fatto, un metro quadrato di questo tessuto potrebbe teoricamente generare oltre 80 milliwatt di potenza. L’unica difficoltà che resta da risolvere è rappresentata dal lavaggio: l’ossido di zinco è molto sensibile all’umidità, infatti, e i nano-filamenti delle giacche e camice “elettriche” potrebbero non resistere alle conseguenze di un passaggio in lavatrice.(l.s.)

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