L’Unione europea deve finanziare le ricerche sulle cellule staminali embrionali? I rappresentanti dei paesi membri se lo sono chiesti per un anno ma non sono riusciti a trovare un accordo soddisfacente. Infatti, riuniti oggi a Bruxelles, i ministri della ricerca scientifica della Ue non sono giunti a un compromesso. Da una parte c’è chi (Italia, Spagna, Germania, Portogallo, Lussemburgo e, in parte, l’Austria) sostiene la possibilità di finanziare con fondi europei le ricerche che impiegano solo linee cellulari embrionali già esistenti sul mercato. Dall’altra chi (Svezia, Danimarca, Gran Bretagna, Olanda, Finlandia, Belgio, Francia, Grecia e Irlanda) si trova più in linea con la proposta avanzata dalla Commissione europea: finanziare con fondi europei le ricerche che impiegano cellule staminali prelevate da embrioni congelati prima dell’entrata in vigore della moratoria. Il tutto in barba al parere espresso dal Parlamento europeo che la scorsa settimana si è dichiarato ampiamente a favore della ricerca sulle cellule embrionali. Così l’Italia, presidente di turno dell’Unione, rimette la decisione nelle mani della prossima presidenza, quella irlandese. (l.g.)
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