Lo porto con me

Il profumo preferito, l’occorrente per il trucco, qualche medicinale, un libro, qualche foto o lettera cara. Dal contenuto della valigia di una persona si può capire molto sulle sue abitudine, sulle preferenze e forse anche sui motivi del viaggio, sul suo mondo insomma. A esplorare la dimensione storica, sociale e anche psicologica del viaggio è la mostra “L’uomo con la valigia. Piccola storia del bagaglio”, allestita al Borgo e alla Rocca Medievale di Torino e curata da Paolo Novaresio.

L’esposizione ha una dimensione storica, prendendo in considerazione il periodo compreso tra la metà dell’Ottocento e oggi (con una sezione dedicata al periodo medievale), che esplora l’evoluzione del bagaglio e dei suoi contenuti. Ma offre anche una lettura psicologica. Oltre che spostamento fisico, il viaggio è infatti anche un’esperienza emozionale.

Per tutta la durata della mostra sono previste iniziative complementari: visite tematiche, conferenze, animazioni, presentazione di libri, una rassegna cinematografica e un concorso fotografico on line dal titolo “L’uomo e il suo bagaglio”. (r.p.)

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