Lo scatto perfetto

    Catturare con una foto un movimento istantaneo è oggi possibile, ma di certo non è alla portata di tutti: ci vogliono una buona dose di pazienza, fortuna e una strumentazione costosa e ingombrante. Un aiuto in questo senso viene da un gruppo di ricerca del Mit di Boston, dell’Università di Stanford e del centro di ricerche Microsoft di Redmond (Washington) che ha messo a punto un prototipo di macchina fotografica computerizzata e diversi software che potrebbero rivoluzionare il mondo della fotografia digitale, creando immagini nitide come quelle dei migliori artisti e fotografi professionisti.

    Gli ultimi risultati in questo campo sono stati presentati da Ramesh Raskar del Mit durante “6Sight”, una conferenza sulla tecnologia dell’immagine tenutasi a Monterey in California, e permettono di fondere elementi presi da scatti multipli e video con un’ottima resa in termini di risoluzione dell’immagine. L’unica macchina digitale presente sul mercato che riesce a creare scatti ad alta definizione in ambienti con poca luce, combinando insieme diverse immagini, è la Casio EX-F1. Ma i ricercatori vogliono andare oltre e per questo lavorano a dei prototipi, come la “Frankencamera” di Marc Levoy della Stanford University, che permette di distanziare in modo automatico l’immagine, mettendo a fuoco, eliminando l’effetto mosaico e bilanciando i colori grazie a un software che sarà lanciato sul mercato l’anno prossimo. L’unico problema è che la Frankencamera è ancora “brutta, grossa e ingombrante”, come ha detto lo stesso Levoy. Il prossimo obiettivo è quindi abbassare i costi di questa nuova tecnologia e ridurne le dimensioni, magari per farla entrare anche in un cellulare.

    Michael Cohen del centro di ricerche Microsoft e il suo team hanno creato un sistema, al momento usato solo su computer, che cattura un flusso video e, ogni secondo, scatta una foto in alta risoluzione della stessa scena. In questo modo gli utenti possono rivedere il video e selezionarne una parte, mentre il software incorporato ne aumenta la risoluzione.

    Queste macchine fotografiche computerizzate saranno in grado anche di creare alcuni tra gli effetti più ricercati in fotografia, come il “bokeh”, ovvero lo sfocato che fa da sfondo a un’immagine nitida in primo piano, il panorama a 360 gradi e le scene con poca luce. Due motori inseriti nella macchina permettono di sfocare l’immagine e, prendendone solo una sezione verticale, si può mettere a fuoco il soggetto prescelto. Si può anche scattare una serie di grandi immagini con messa a fuoco su diverse parti della scena, condensandole insieme per realizzare un’unica foto. Quando poi una parte di un’immagine è al buio e l’altra è più chiara, si possono fare due scatti con esposizioni diverse e fonderle insieme per creare una fotografia ben illuminata. (f.c.)

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