Lo studio che assolve le piante transgeniche

Le piante modificate geneticamente non mettono a rischio l’ambiente e la salute umana. Lo sostiene in un rapporto l’American Medical Association (Ama). Secondo il rapporto, negli ultimi dieci anni le autorità federali statunitensi hanno approvato l’uso di più di 40 varietà di piante transgeniche. La maggior parte di queste sono state modificate geneticamente per produrre un pesticida chiamato Bacillus thuringiensis (Bt). La tossina del Bt attacca alcuni insetti nocivi. Una delle principali preoccupazioni dei contrari al transgenico sono le ricadute sull’ambiente, di cui non si conoscono gli effetti, della tossina. Tuttavia, il rapporto dell’Ama sostiene che conseguenze dannose di piante contenenti Bt su altre specie non sono mai state osservate. Altro motivo di preoccupazione è la possibile resistenza che insetti e agenti patogene potrebbero sviluppare ai pesticidi introdotti dalle piante transgeniche, come il Bt. Neanche questo fenomeno è stato mai osservato, si legge nel rapporto. I critici della coltivazione transgenica, inoltre, mettono in guardia sul rischio che, attraverso le piante transgeniche si introducano nella catena alimentare delle sostanze in grado di provocare reazioni allergiche negli uomini o negli animali. “Questo rischio esiste”, dice l’Ama, “ma è simile, se non minore, a quello associato ai metodi di coltivazione convenzionale. Ci sembra, quindi, ingiustificata l’etichettatura speciale riservata ai cibi modificati geneticamente”. (r.p.)

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here