Ci sarebbe l’ecomafia dietro i latticini alla diossina trovati ieri in provincia di Caserta. E’ quanto ipotizza una nota della Procura di Santa Maria Capua Vetere che ha disposto il sequestro di 12 aziende zootecniche produttrici. Il latte analizzato presentava una concentrazione di diossina superiore ai limiti consentiti dall’Ue (1 picogrammo per ogni gr.). Il procuratore Maffei spiega che il provvedimento è stato preso per evitare la possibile immissione sul mercato di prodotti alimentari pericolosi per la salute. Ma i veri colpevoli non sarebbero dunque i proprietari delle aziende: si legge nella nota della Procura che le indagini ‘hanno consentito di ipotizzare le cause del grave evento nelle reiterate attività abusive di discariche e abbandoni di rifiuti e dell’incenerimento degli stessi’. Legambiente punta il dito contro la criminalità organizzata che nello smaltimento dei rifiuti ha trovato un nuovo business: “la diossina trovata nel latte”, spiega Ermete Realacci, presidente nazionale dell’associazione, “è la dimostrazione che l’ecomafia non solo ci deruba del territorio, ma priva i cittadini anche della salute”. (b.s)
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