L’ora dei tweet dice chi sei

    Non solo quello che scriviamo sui social network permette di riconoscere e classificare la nostra personalità (vedi Galileo: Dimmi cosa scrivi online e ti dirò chi sei), ma ora anche quando scriviamo dice qualcosa su di noi. In particolare, questo suggerisce in quale categoria di utenti ricadiamo. A sostenerlo è uno studio pubblicato su Plos One e condotto dall’Imperial College di Londra.

    Grazie a un’applicazione chiamata Twitter Reality Miner, i ricercatori hanno analizzato più di 160000 tweet e li hanno classificati in tre diversi tipi di profilo: account personali, account di società conosciute, gestite da agenzie di PR, e account ‘bot-controlled’, ossia coordinati da sistemi automatici. In particolare, gli scienziati si sono occupati di registrare quanto spesso e in quali ore della giornata venivano pubblicati i messaggi delle tre diverse categorie, ignorandone invece il contenuto. 

    La ricerca ha mostrato come gli account delle società postano solitamente più messaggi durante le ore lavorative, mentre quelli personali sono più attivi nel pomeriggio e nella sera, e quelli bot-controlled o twittano a intervalli costanti durante la giornata, o mostravano improvvisi picchi di attività in alcune ore specifiche.

    Gli scienziati hanno anche implementato un metodo in grado di predire quando un nuovo messaggio sarebbe stato postato, in base all’orario in cui era stato pubblicato il tweet più recente. Per la categoria degli utenti qualsiasi, queste predizioni erano egualmente accurate sia che si tenesse o non si tenesse conto dei diversi fusi orari, delle ore lavorative e delle ore notturne.

    Non è la prima volta che Twitter viene utilizzato per studi di questo tipo: con più di 500 milioni di utenti attivi e oltre 65 milioni di tweet al giorno, il social network è un importante strumento utilizzato dai giornalisti, dal marketing e dalle campagne politiche e sociali (in passato è stato usato per prevedere i risultati delle elezioni USA, per misurare la felicità e per studi riguardanti la popolarità e la linguistica).

    “L’identificazione e la classificazione di specifici tipi di utenti su Twitter può essere utile per moltissimi scopi” ha commentato l’autore Aldo Faisal, “dalle scienze sociali computazionali alle campagne pubblicitarie e politiche, dal filtraggio dello spam all’identificazione di furti e di account falsi”.

    Riferimenti: Plos One doi:10.1371/journal.pone.0065774 

    Credits immagine: Rosaura Ochoa/Flickr 

    1 commento

    1. ahahahahhaah ma dai ancora con queste castronerie!!!!!! la settimana scorsa avete messo “dimmi quello che scrivi su facebook e ti dirò chi sei” roba da non crederci io posto su facebook articoli del “il giornale” ma in verità voto comunisti punto.

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