Un metodo contraccettivo basato sul controllo dell’interazione fra ovulo e spermatozoo. A questo stanno lavorando Nicole Sampson e Hui Chen dell’Università di New York, e sono arrivati ad un buon punto. L’idea è quella di “ingannare” l’ovulo, in modo tale che esso agisca come se fosse già stato fertilizzato. In questo caso, infatti, l’ovulo cambia il suo rivestimento esterno rendendolo impermeabile agli spermatozoi. Per fare questo i ricercatori americani hanno individuato le proteine maschili e femminili che regolano le interazioni biochimiche fra l’ovulo e gli spermatozoi, pubblicando i risultati delle loro ricerche su New Scientist. Esperimenti su topi di laboratorio hanno infatti dimostrato che una delle proteine presenti nello spermatozoo, la fertilin-beta, si lega ad un solo recettore femminile, l’integrina alpha-6/beta-1. Proprio questa potrebbe essere la chiave di volta del nuovo contraccettivo: attivare nell’ovulo l’integrina in modo da renderlo impermeabile agli spermatozoi. (l.g.)
I piccoli oggetti di bronzo continuano a spuntare nei siti archeologici di mezza Europa. L’ultimo…
Allontanarsi e avvicinarsi, protendersi e ritrarsi, sono aspetti primordiali della relazione tra sé e altro…
Coltivare il benessere psicologico per una delle categorie più stressate d’Italia, gli universitari: il programma…
No, non è per via degli effetti collaterali. Si tratta di una decisione aziendale dovuta…
Un viaggio attorno alla porzione di spazio-tempo più buia e misteriosa che conosciamo, fino ad…
Un gruppo di fisici dell’Università di Trieste (e di altri istituti) ha proposto una sorta…
Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.
Leggi di più