Categorie: Salute

L’udito fa la differenza

Nell’essere umano e nello scimpanzé ci sono sostanziali differenze tra i geni implicati nell’udito e nell’olfatto. È uno dei risultati che emerge da una ricerca pubblicata su Science e condotta dalla Celera Diagnostics di Alameda (California). I genomi dei due primati sono identici al 99,2 per cento, quindi praticamente uguali. Gli scienziati hanno analizzato 7.600 geni di esseri umani, scimpanzé e topi e hanno osservato come circa 1.500 geni si siano modificati per concedere vantaggi evolutivi alle prime due specie da quando queste si sono “separate”: le informazioni genetiche relative ai topi hanno permesso di “calcolare” la velocità di queste mutazioni. Nello studio i ricercatori evidenziano come i geni coinvolti nella segnalazione cellulare e nel metabolismo degli amminoacidi abbiano subito le principali mutazioni. In particolare 27 delle 48 proteine coinvolte nell’olfatto e tre delle 21 implicate nell’udito hanno mostrato i cambiamenti più veloci nell’essere umano. Cosa che non è successa nello scimpanzé i cui geni “più cambiati” sono quelli dello sviluppo del mesoderma e della struttura scheletrica. (f.f.)

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