L’Ue dice sì al mais modificato

Quattro nuovi alimenti geneticamente modificati stanno per arrivare sulla tavola dei cittadini europei. Tre tipi di mais e uno di colza, prodotti dalla statunitense Monsanto, dalla svizzera Novartis e dal gruppo tedesco AgrEvo, hanno ricevuto il via libera dalla Commissione europea. Dure le critiche dei gruppi ambientalisti, preoccupati dalle imprevedibili conseguenze che gli organismi geneticamente modificati potrebbero avere sull’ambiente. Nel Dna di due tipi di mais è stato aggiunto un gene che fa produrre alla pianta una proteina letale per un suo parassita, il tarlo del mais. Ma c’è chi teme che la tossina possa uccidere anche insetti benigni mentre il parassita potrebbe diventare immune. Questo è anche il motivo del bando imposto, a dispetto delle direttive europee, da Austria e Lussemburgo a un altro tipo di mais prodotto dalla Monsanto. Il terzo tipo di granturco e la colza sono invece stati resi resistenti a un componente di molti erbicidi per consentire agli agricoltori di irrorare le colture senza timore di danneggiarle. Chi è a favore dell’agricoltura biotecnologica sottolinea i vantaggi dell’introduzione delle colture create con l’ingegneria genetica che richiederebbero meno terreno, acqua e pesticidi. Oltre, pare, a essere più saporite.(m.b.)

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