Spazio

Alcune grotte lunari hanno temperature che le rendono abitabili

Si è sempre pensato che la Luna fosse un corpo celeste estremamente inospitale per l’uomo, principalmente per via dell’assenza di atmosfera che, fra giorno e notte, causa un’escursione termica di quasi 300 gradi. Un giorno (o una notte) lunare dura circa 15 giorni e raggiunge, nelle regioni equatoriali, temperature estremamente calde, fino a 106 gradi centigradi (o fredde, fino a -183 gradi circa). Questa differenza rende molto difficile – dal punto di vista energetico – costruire un sistema in grado di mantenere la temperatura in un intervallo che garantisca la sopravvivenza di un essere vivente. Gli scienziati dell’Università della California Ucla hanno però scoperto che all’interno di particolari grotte lunari sparse sulla superficie, le temperature sarebbero molto più accessibili e si manterrebbero pressoché costanti fra giorno e notte. Le ha misurate la sonda Lunar Reconnessaince Orbiter e, secondo l’articolo pubblicato su Geophysical research letters, potrebbero essere luoghi adatti alla sopravvivenza umana. 


Una nuova teoria spiega l’origine della Luna


Che cosa sono i crateri di fossa

Queste grotte lunari sono state scoperte per la prima volta nel 2009 dalla sonda Selene dell’agenzia spaziale giapponese. Da allora e per 11 anni, grazie al rilevatore termico Divine, Lunar Reconnessaince Orbiter ha mappato la temperatura superficiale della Luna, anche all’interno di questi crateri. Si tratta di fosse di origine vulcanica del tutto simili ai tubi di lava terrestri, che si formano quando la lava fusa scorre sotto una superficie di lava raffreddata (o quando si forma una crosta sopra un fiume di lava), e dopo il suo passaggio lascia un lungo tunnel cavo. Se il soffitto crolla, si apre una fossa che può collegare l’esterno al resto del tubo. Sulla Luna sono stati confermati 16 crolli che potrebbero derivare da reti di tubi di lava. Due di questi hanno sporgenze visibili che, secondo le analisi dei ricercatori, conducono a una sorta di grotta o di vuoto.

Le fosse del Mare della Tranquillità

Fra le fosse analizzate, alcune presenti nel Mare della Tranquillità e nel Mare dell’Ingegno hanno una geometria che le rende delle efficaci trappole di calore, sia durante il giorno che nella notte. Secondo quanto si legge nello studio, le temperature delle zone che si trovano permanentemente in ombra fluttuano solo leggermente durante il giorno lunare, rimanendo intorno ai 17 gradi. Non solo, se dal fondo della fossa si estende una grotta, anch’essa riuscirebbe a mantenere la stessa temperatura ed escursione termica. Dunque, le regioni in ombra di queste grotte sarebbero adatte per costruire delle basi, per coltivare di cibo, e per ospitare serbatoi di ossigeno per gli astronauti. Offrirebbero anche una buona protezione dai raggi cosmici, dalle radiazioni solari e dai micrometeoriti, che proprio per la mancanza di atmosfera non hanno alcuna schermatura e giungono indisturbati sul suolo lunare.

Via: Wired

Valentina Guglielmo

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