“Mai più violenza sulle donne”

Una donna su tre nella propria vita ha subito gravi forme di violenza. È quanto si legge nel rapporto presentato oggi presso il Comune di Roma da Amnesty International che ha lanciato in 150 paesi del mondo la campagna biennale “Mai più violenza sulle donne”. Un’iniziativa per fermare le varie forme di violenza che, sia in tempo di pace che di guerra, le donne sono costrette a subire: la violenza domestica, le mutilazioni genitali, gli abusi nei conflitti armati, le torture in prigione. Sono 120 milioni, secondo l’Onu, le donne che hanno subito mutilazioni genitali femminili. E ogni anno si registrano altri due milioni di casi. In Italia sono 714 mila le donne tra i 14 e i 59 anni che hanno dichiarato di aver subito uno stupro o un tentato stupro nel corso della vita, la maggior parte da parte di familiari. E secondo il Consiglio d’Europa, la violenza domestica è la principale causa di morte e di invalidità per le donne di età compresa tra i 16 e i 44 anni, più del cancro e degli incidenti automobilistici. Inoltre le donne sono le prime a risentire della mancanza di servizi sociali, a vedersi negati i diritti alla salute e all’educazione. Fra gli obiettivi della campagna quello di porre fine all’impunità nei confronti dei responsabili delle violenze sulle donne, di ottenere l’abolizione delle leggi che discriminano le donne e l’applicazione di leggi efficaci per proteggerle e richiamare la responsabilità collettiva e individuale degli Stati. (r.p.)

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