Medaglia Fields, chi ha vinto il “Nobel della matematica”

medaglia fields
(Foto: Dan Cristian Pădureț on Unsplash)

Dalla ricerca sui numeri primi a quella sulle sfere a otto dimensioni. La medaglia Fields, il più alto riconoscimento per le ricerca in matematica, sono state appena assegnate dall’Unione matematica internazionale a quattro under-40: Hugo Duminil-Copin, 36 anni, dell’Institut des Hautes Études Scientifiques, June Huh, 39 anni, dell’Università di Princeton, James Maynard, 35 anni, dell’Università di Oxford e Maryna Viazovska, 37 anni, del Politecnico di Losanna. Viazovska è la seconda donna di sempre a meritarsi il premio.

Cosa sono le medaglie Fields

Assegnate per la prima volta nel 1936, le medaglie Fields sono state pensate dal matematico canadese John Charles Fields come massimo riconoscimento accademico per brillanti scienziati agli inizi della loro carriera. Un premio per i risultati già raggiunti, che preludono a importanti scoperte future. Al contrario dei premi Nobel, a cui vengono spesso paragonate, vengono assegnate solo ogni quattro anni – un po’ come le medaglie olimpiche. 

L’unione matematica internazionale aveva comunicato a ciascun vincitore la propria scelta mesi fa, vincolandoli però al silenzio. La cerimonia si sarebbe dovuta tenere all’interno del Congresso Internazionale di matematica, che era stato organizzato quest’anno a San Pietroburgo (Russia), ma che, invece, si aprirà domani a Helsinki. Una scelta politica nei confronti della guerra iniziata dalla Russia contro L’Ucraina. L’assegnazione delle medaglie Fields si è svolta online.

I vincitori 2022

June Huh

June Huh sognava di diventare un poeta e ha accarezzato l’idea del giornalismo scientifico. Pare che non fosse così brillante in matematica, ma all’ultimo anno di college partecipò al corso di geometria algebrica tenuto dal giapponese medaglia Fields nel 1970 Heisuke Hironaka. L’intento era conoscere Hironaka e intervistarlo, in quanto ritenuto una “superstar” in Asia orientale, ma l’incontro prese una piega diversa e Huh si trovò dopo la laurea a lavorare con il matematico giapponese e a fare richiesta in una dozzina di università negli Stati Uniti per conseguire un dottorato di ricerca. Non fu impresa facile farsi accettare, ma una volta entrato all’Università dell’Illinois si è fatto notare nel campo della combinatoria, un’area della matematica che calcola in quanti modi possono combinarsi degli elementi, concentrandosi sullo studio dei polinomi cromatici e sulla teoria di Hodge.

Maryna Viazovska

Di origini ucraine, la trentasettenne Maryna Viazovska lavora all’Istituto federale svizzero di tecnologia a Losanna e si è distinta per i suoi studi sul problema “dell’impacchettamento delle sfere”, ossia la dimostrazione matematica di mettere una serie di oggetti rotondi all’interno di una scatola. Keplero parlando di impilare palle di cannone sosteneva che la struttura piramidale fosse il modo in cui si raggiungeva la maggiore densità riempiendo poco più del 75% dello spazio a disposizione, ma non era stato in grado di dimostrarlo. La prima dimostrazione arrivò nel 1998 ad opera di Thomas Hales, ma la sfida era quella di farlo con sfere uguali in dimensioni superiori a tre e Viazovska ci è riuscita. nel 2016. “Un problema risolto con sfere a 8 dimensioni e che ha importanti ricadute anche in crittografia”, ha spiegato all’Ansa Roberto Natalini, direttore dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “M. Picone” del Consiglio nazionale delle Ricerche (Iac Cnr) e coordinatore del sito di divulgazione della matematica ‘MaddMaths!’. Viazovska è la seconda donna in assoluto a ricevere il riconoscimento, dopo Maryam Mirzakhani nel 2014.

James Maynard

Trentacinque anni, lavora all’Università di Oxford. L’Unione imatematica internazionale gli ha assegnato la medaglia Fields “per i contributi alla teoria analitica dei numeri, che hanno portato a importanti progressi nella comprensione della struttura dei numeri primi e nell’approssimazione diofantea”. I numeri primi sono numeri interi che sono divisibili solo per 1 e per se stessi: 2, 3, 5 sono numeri primi, e così via all’infinito. Maynard – riporta il News York Times – li ritiene “assolutamente affascinanti”, tra gli oggetti più elementari e fondamentali della matematica, ma allo stesso tempo misteriosi e poco compresi. Ci sono infatti ancora problemi irrisolti sui numeri primi, su cui Maynard ha lavorato migliorando strumenti già in uso dei matematici per rintracciare i numeri primi e dimostrando che esiste un numero infinito di numeri primi che non contengono, per esempio, la cifra 7. Anche se suona come una curiosità, il punto chiave è che [la dimostrazione] ha superato vari tipi di ostacoli tecnici matematici per lo studio dei numeri primi”, ha spiegato Maynard.

Hugo Duminil-Copin

Una delle medaglie Fields 2022 finisce a Parigi. Qui lavora Hugo Duminil-Copin, che si aggiudica il riconoscimento per aver risolto “problemi di vecchia data nella teoria probabilistica delle transizioni di fase nella fisica statistica, specialmente nelle dimensioni tre e quattro”. Duminil-Copin, diviso tra l’amore per la matematica e quello per la fisica, è apprezzato per lo studio della transizione di fase in un modello di magnetismo in versione tridimensionale e quadridimensionale. In queste condizioni, dichiara Duminil-Copin, “nessuno ha idea di come calcolare esattamente le cose”, ma lo scienziato ha dimostrato che la curva che descrive la magnetizzazione dei materiali (da non magnetico a magnetico al raggiungimento della temperatura critica) è continua, proprio come nelle due dimensioni.

Via: Wired.it

Credits immagine: Dan Cristian Pădureț on Unsplash