I risultati della prima ricerca in rete di una terapia farmacologica contro il cancro non sono tardati ad arrivare. Sono state individuate ben 60 mila molecole che potrebbero inibire i processi cancerogeni. Il progetto della National Foundation for Cancer Research collega fra loro 953 mila computer per un totale di 556 mila volontari che lavorano sulle possibili combinazioni tra le 16 proteine note per il loro coinvolgimento nella genesi del cancro e un milione di molecole che potrebbero legarsi chimicamente ad esse, simulando oltre 3 miliardi e mezzo di varianti molecolari. Per farlo basta che i volontari accendano il computer, e il software inizia automaticamente a passare in rassegna 17 mila molecole al secondo. I risultati ottenuti in questi primi cinque mesi di lavoro aprono interessanti prospettive. Dal momento che finora le maggiori case farmaceutiche hanno considerato un ottimo risultato lo screening di 10 mila combinazioni alla settimana, il ritmo altissimo garantito dalla chimica computazionale risparmierà alla ricerca fino a due anni sui dodici previsti per la messa a punto e la distribuzione di nuovi farmaci anticancro e, in prospettiva, di altre malattie come l’Alzheimer e il diabete. (b.b.)