Salute

Meningite a Roma: non è meningococco

(Immagine: Pixabay)

Si torna a parlare di un nuovo caso di meningite, questa volta a Roma. Una maestra della scuola primaria Cesare Battisti, nel quartiere Garbatella, è morta al Policlinico Gemelli per gli effetti di una meningite causata dal batterio Escherichia coli. Dopo aver svolto lezione regolarmente fino all’inizio delle festività, la donna, un’insegnante di matematica di 52 anni, è stata ricoverata a Natale ma è deceduta il giorno dopo. La notizia, apparsa inizialmente come un nuovo caso di meningite da meningococco, stamane aveva scatenato una nuova fonte di preoccupazione per lo sviluppo di eventuali focolai infettivi. Di nuovo, dopo l’allarme lanciato quest’estate dal caso della ragazza romana morta a Vienna e i casi piuttosto frequenti in Toscana, come quello del bambino ricoverato pochi giorni fa a Firenze a causa di un’infezione da meningococco di tipo C.

Scambiata inizialmente per una forma meningococcica, un aggiornamento della Regione Lazio ha poi precisato: “In relazione al decesso della donna morta il 26 dicembre scorso presso il Policlinico Gemelli si precisa che, effettuati gli esami presso la struttura ospedaliera universitaria del Gemelli, non si tratta di meningite meningococcica, ma di una forma dovuta al batterio Escherichia coli senza rischio di trasmissione diretta da persona a persona“.

Nel frattempo, in una mail inviata ai genitori dall’Azienda sanitaria locale (Asl) Roma C, il funzionario Paolo Grillo ha avvisato che è già stata avviata la profilassi antibiotica per il personale sanitario e i familiari della paziente, e consiglia di cominciare un trattamento antibiotico per chiunque abbia avuto contatti con l’insegnate, inclusi gli alunni.

Pericolo rientrato quindi? Non proprio. Anche se il batterio Escherichia coli difficilmente può essere trasmesso da persona a persona potrebbero ancora essere presenti delle fonti di contaminazione non note con cui è venuta a contatto la maestra. Per questo la profilassi con antibiotici è il trattamento al momento più efficace.

Solo una piccola percentuale di individui normalmente viene colpita da meningite causata da Escherichia coli. In Italia, infatti, il batterio meningococco di tipo C e di tipo B rappresentano i ceppi più diffusi di meningite infettiva, e da soli contano l’80% dei casi di meningite totali apparsi negli ultimi anni. In particolare, nel 2014, il meningococco di tipo C è stato responsabile del 31% delle meningiti in Italia, mentre il tipo B ne ha causate il 48%.

Via: Wired.it

Mattia Maccarone

Una vocazione scientifica e una specializzazione in Neurobiologia. Fa ricerca nei laboratori del CNR con gli allievi di Rita Levi Montalcini e poi approda al Master SGP della Sapienza e alla redazione di Galileo. Collabora con Le Scienze e Mente&Cervello.

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