Categorie: Salute

Mers in Corea del Sud: riaprono le scuole

L’epidemia di Mers (sindrome respiratoria mediorientale da coronavirus, Mers-Cov) nella Corea del Sud ha colpito 154 persone finora e causato la morte di 19, secondo gli ultimi aggiornamenti. Un’epidemia imputabile ad un’unica catena di trasmissione – eccezion fatta per il paziente zero (un uomo che aveva recentemente viaggiato nella penisola araba) – associata per lo più all’assistenza sanitaria presso gli ospedali. Tanto che, un ospedale, dopo aver riconosciuto di essere la fonte di contagio di circa metà dei casi di Mers, avrebbe sospeso alcuni dei suoi servizi. 

Come riferisce la Bbc, infatti, il Samsung Medical Center di Seul avrebbe smesso di assistere i pazienti ambulatoriali e di ricoverarne di nuovi, e avrebbe cominciato a bloccare le visite, allo scopo di contenere la diffusione tra pazienti, visitatori e personale. Le criticità degli ospedali sudocreani – ambienti particolarmente affollati in cui si creano condizioni favorevoli alla diffusione del virus – erano state già messe tra i fattori potenzialmente responsabili della rapida espansione della Mers. Anche la tendenza dei sudocoreani ha consultare diversi specialisti prima di affidarsi a uno potrebbe aver contribuito. Ad oggi infatti le analisi condotte sul virus mostrano che il patogeno non abbia un particolare tasso di diffusione.

Infatti, anche l’Organizzazione mondiale della sanità, non ravvedendo un pericolo di alta trasmissione tra uomo e uomo del virus, non consiglia restrizioni sui viaggi o sul commercio relativi alla Corea del Sud (queste le indicazioni riferite lo scorso 12 giugno). Anzi, pur ribadendo che si tratti di un’epidemia imprevedibile, a maggior ragione se sei considera che la Mers è un’infezione relativamente recente, l’Oms ha incoraggiato le autorità a riaprire le scuole chiuse, dal momento che le scuole non sono state mai associate alla diffusione del virus, e così è stato.

Nel frattempo in Corea del Sud sono state rafforzate le misure di controllo dell’epidemia, le precauzioni contro la trasmissione negli ospedali, così come gli sforzi per tracciare i percorsi e le interazioni delle persone infettate. La prevenzione e il monitoraggio sono infatti le principali armi contro la Mers – non esistono infatti vaccini o trattamenti specifici contro il virus – e negli ultimi giorni alcuni ospedali avrebbero cominciato il trattamento sperimentale con somministrazione di plasma proveniente dai pazienti in via di guarigione.

Per capire che cosa sia la Mers, come si diffonde e come sia arrivata in Corea del Sud leggi Galileo: Epidemia di Mers, cosa sta succedendo in Corea del Sud.

Credits immagine: NIAID/Flickr CC

Anna Lisa Bonfranceschi

Giornalista scientifica, a Galileo Giornale di Scienza dal 2010. È laureata in Biologia Molecolare e Cellulare e oggi collabora principalmente con Wired e La Repubblica.

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