Categorie: Salute

Metamorfosi: le immagini del corpo umano dal medio evo a oggi

Cosa significa corpo? Come è cambiata attraverso i secoli la percezione della nostra corporeità? Sono queste le domande che un gruppo di storici della medicina, della filosofia e della letteratura, cerca di affrontare in una raccolta di saggi curata da Claudia Pancino dal titolo Corpi: storia, metafore, rappresentazioni fra Medioevo ed età contemporanea (Marsilio 2000). Un viaggio tra le svariate immagini e rappresentazioni del corpo umano nei secoli.

Dagli “spellati” di Andrea Vesalio del 1500 – scheletri atteggiati in pose quotidiane – ai cartoni animati, creati per spiegare ai bambini il funzionamento del corpo umano. E ancora: dai disegni di Leonardo della fine del ‘400 – raffiguranti bambini in formazione – ai primi manuali di ostetricia pratica dell’inizio del ‘500, nei quali i feti vengono raffigurati in piedi, in atteggiamento grazioso e i gemelli abbracciati.

Sono tutte metafore e immagini della storia del corpo, visibile e invisibile. Perché anche quelle parti del corpo che abitualmente non si mostrano – come la placenta, le mestruazioni, le voglie materne e il rapporto tra corpo e mente – sono essenziali nel formarsi di un’identità.

Le idee sul corpo, quindi, sono cambiate con il mutare delle conoscenze scientifiche e delle esperienze: si sono modificati i concetti di bellezza, di salute, di malattia, così come il concetto di cura. Prima dell’affermarsi della scienza medica, infatti, la malattia era qualcosa che riguardava tutto il corpo, per cui si curava il malato e non il singolo male. Anche i medici più colti pensavano che gli amuleti potessero essere dei buoni farmaci “operanti per proprietà occulta”. E i ricettari medici si riferivano allo stesso tempo alla malattia, alla bellezza, alla sessualità, senza alcuna distinzione.

Solo la scienza moderna è riuscita a dividere gli ambiti di riflessione, di analisi e di intervento, ponendo dei confini tra anima e corpo, tra magia e scienza. Un’appendice fotografica illustra i disegni e i marchingegni messi a punto nelle diverse epoche per studiare il corpo e tutte le sue manifestazioni.

Il libro

Claudia Pancino (a cura di)
Corpi. Storia, metafore, rappresentazioni fra Medioevo ed età contemporanea
Saggi Marsilio, 2000
pp.175,

Roberta Pizzolante

Giornalista pubblicista dal 2005, è laureata in Sociologia e ha un master in "Le scienze della vita nel giornalismo e nei rapporti politico-istituzionali" conseguito alla Sapienza. Fa parte della redazione di Galileo dal 2001, dove si occupa di ambiente, energia, diritti umani e questioni di rilevanza etica e sociale. Per Sapere, bimestrale di scienza, si occupa dell'editing e della ricerca iconografica. Nel corso negli anni ha svolto vari corsi di formazione e stage nell'ambito della comunicazione (Internazionale, Associated Press, ufficio stampa della Sapienza di Roma, Wwf Italia). Ha scritto per diverse testate tra cui L'espresso, Le Scienze, Mente&Cervello, Repubblica.it, La Macchina del Tempo, Ricerca e Futuro (Cnr), Campus Web, Liberazione, Il Mattino di Padova. Dal 2007 al 2009 ha curato l'agenda degli appuntamenti per il settimanale Vita non Profit.

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