Spazio

Le meteoriti di oggi non sono come quelle di 500 milioni di anni fa

Se le meteoriti, le stelle cadenti che arrivano sulla Terra, potessero parlare, cosa racconterebbero? C’è chi per scoprirlo li interroga per davvero. Come Philip R. Heck, ricercatore della Chicago University e primo autore di un articolo di recente pubblicato su Nature Astronomy, che ha trovato tra questi speciali sassi le tracce della storia del Sistema Solare. La ricerca ha mostrato che meteoriti risalenti a oltre 466 milioni di anni fa sono diverse da quelle cadute sul nostro pianeta in tempi (astronomici) più recenti. Un indizio, a detta degli esperti, di antichissime collisioni nella fascia principale degli asteroidi.

Il team di Heck è partito da una semplice constatazione: la composizione della maggior parte delle meteoriti rocciose che raggiungono la Terra da circa mezzo miliardo di anni a questa parte è diversa rispetto a quella dei corpi che si trovano nella fascia principale degli asteroidi. Un’apparente incongruenza che trova spiegazione se si ipotizza che l’origine dei frammenti vecchi e nuovi sia diversa: sono detriti di urti spaziali differenti, avvenuti a milioni di anni di distanza.

A sostegno di questa teoria, gli scienziati del Field Museum of Natural History di Chicago (Usa) sono andati a cercare frammenti rocciosi incastrati da più di 466 milioni di anni nei sedimenti marini delle coste nord-occidentali della Russia. Le analisi sui campioni hanno mostrato come queste meteoriti antiche appartengano in maggioranza a una tipologia rara, diversa rispetto a quella cui appartengono le rocce cadute in tempi più recenti.

“I nostri risultati mostrano che, 470 milioni di anni fa, le meteoriti erano radicalmente diverse da quelle che vediamo oggi”, racconta Birger Schmitz, ricercatore della Lund Univeristy e co-autore dello studio. “Finora abbiamo sempre dato per scontato che il Sistema solare fosse stato stabile negli ultimi 500 milioni di anni, supponendo che le tipologie di meteoriti cadute sulla Terra fossero rimaste simili, ma ora sappiamo che non è così. Grazie a questo tipo di studi siamo in grado di effettuare ricostruzioni dettagliate dell’evoluzione del Sistema solare”.

I ricercatori ipotizzano che i frammenti meteoritici più antichi derivino da una collisione che ha portato alla frammentazione di un asteroide, evento che ha apportato alla Terra rocce dalla composizione molto diversa rispetto a quella delle meteoriti attuali, che invece hanno origine da urti minori più recenti. Oltre il 30% delle meteoriti antiche esaminate, infatti, appartiene alla categoria delle cosiddette acondriti primitive, rarissime tra i frammenti di epoche più recenti (0,45%), che invece fanno parte per lo più della tipologia delle condriti ordinarie. Le storie sull’evoluzione del nostro Sistema solare che le stelle cadenti superstiti possono raccontare, dunque, sono ancora tante. Si tratta solo di decifrarle.

Via: Wired.it

Mara Magistroni

Nata e cresciuta nella “terra di mezzo” tra la grande Milano e il Parco del Ticino, si definisce un’entusiasta ex-biologa alla ricerca della sua vera natura. Dopo il master in comunicazione della scienza presso la Sissa di Trieste, ha collaborato con Fondazione Telethon. Dal 2016 lavora come freelance.

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