Spazio

La missione Juice è pronta: ecco come seguire il lancio

L’attesa sta ormai per finire. Manca, infatti, solamente un giorno al lancio della missione Juice, che avrà il compito di studiare tre dei 79 satelliti di Giove, ossia Europa, Callisto e Ganimede. La sonda partirà domani, 13 aprile, dallo spazioporto europeo di Kourou, nella Guyana Francese, e se tutto andrà secondo i piani arriverà tra circa otto anni (nel 2031) nell’orbita del pianeta più grande del Sistema solare, con l’obbiettivo di capire se c’è o c’è stata una qualsiasi forma di vita. Ecco tutti i segreti della missione e come seguire il lancio della sonda in diretta.

Missione Juice: ecco cosa farà nello spazio

Il nome ufficiale della missione è Jupiter Icy Moons Explorer, soprannominata dagli scienziati Juice, ed è un progetto coordinato dall’Agenzia spaziale europea, insieme ad altri partner, che ha lo scopo di raggiungere le lune ghiacciate di Giove, le più grandi e interessanti, ossia Ganimede, Europa e Callisto, e studiare quali sono le condizioni per la formazione dei pianeti, la comparsa della vita e come funziona il Sistema solare. In particolare, cercherà di capire se questi satelliti, provvisti di acqua ghiacciata sulla loro superficie e, probabilmente, di acqua salata allo stato liquido al di sotto della loro crosta, sono un ambiente in cui potrebbe esistere, o essere esistita, una qualsiasi forma di vita.

Le sfide della missione Juice

La missione, tuttavia, è davvero molto impegnativa. Dopo il decollo del razzo, un Ariane 5, che porterà Juice nella Spazio, infatti, la sonda ci metterà circa otto anni per raggiungere Giove (a circa 700 milioni di chilometri da noi) e se tutto andrà come da programma, ossia se riuscirà a superare le sfide di comunicazione, energia, escursione termica e raggi cosmici, lo raggiungerà esattamente nel luglio del 2031. Da qui, la sonda trascorrerà molti mesi nell’orbita del pianeta, completando 35 fly-by attorno a Europa, Ganimede e Callisto, ed entrerà dopo tre anni (nel 2034) nell’orbita di Ganimede, la più grande, per diventare così il primo satellite artificiale a orbitare attorno a una luna diversa dalla nostra.

La tecnologia è anche italiana

Poco più di un mese fa, Wired Italia ha visitato lo stabilimento di Campi Bisenzio, dove sono state costruite alcune delle tecnologie della missione Juice sviluppate dal gruppo Leonardo, con il finanziamento e il coordinamento dell’Agenzia spaziale italiana (Asi) e la supervisione scientifica dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), e il gruppo Thales Alenia Space. Tra questi, per esempio, c’è Janus, una telecamera ad alta risoluzione che monitorerà l’atmosfera di Giove e studierà approfonditamente le sue tre lune e Majis, una camera iperspettrale che permetterà di analizzare nubi, ghiaccio e minerali sulla superficie dei satelliti. E ancora: l radar Rime, per osservare la struttura interna dei ghiacci, il 3GM, uno strumento per misurare le variazioni del campo gravitazionale e pannelli fotovoltaici delle dimensioni di circa 85 metri quadrati, i più grandi mai creati per una missione interplanetaria.

Come seguire la partenza della missione Juice

Non ci rimane, quindi, che aspettare la partenza di Juice prevista per domani. Secondo il sito dell’Agenzia spaziale europea, infatti, il lancio della sonda è programmato per il 13 aprile alle ore 14:15 (ora italiana), condizioni meteo permettendo. Dopo il lancio, esattamente alle 14.42 avverrà la separazione di Juice dal razzo Ariane 5, mentre mezz’ora dopo circa l’Esa prenderà il controllo della sonda e dopo pochi minuti avverrà il dispiegamento degli array solari. Per seguire in diretta il lancio e le sue emozionanti tappe basterà collegarsi sul sito Esa Web Tv oppure sul canale You Tube dell’agenzia. In parallelo, dalle ore 12:45 l’Agenzia spaziale italiana ha organizzato su AsiTv un evento per approfondire il ruolo italiano e le opportunità di studio di questa missione spaziale.

Via: Wired.it

Credit immagine: Esa

Leggi anche: Juice: anche l’Italia alla scoperta delle lune di Giove

Marta Musso

Laureata in Scienze Naturali alla Sapienza di Roma con una tesi in biologia marina, ha sempre avuto il pallino della scrittura. Curiosa e armata del suo bagaglio di conoscenze, si è lanciata nel mondo del giornalismo e della divulgazione scientifica. “In fin dei conti giocare con le parole è un po' come giocare con gli elementi chimici”.

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