Categorie: Fisica e Matematica

Mondiali 2014, così il Brazuca aiuta a calciare le punizioni

Molto probabilmente quel fuoriclasse di Andrea Pirlo non ci ha minimamente pensato, prima di calciare la sua maledetta durante la partita degli azzurri contro l’Inghilterra (come ricorderete, la palla si schiantò contro la traversa dopo aver agevolmente superato la barriera e spiazzato il portiere inglese Hart). Eppure, il segreto di traiettorie così spettacolari sta tutto in un paio di formule matematiche – oltre che, naturalmente, nel piede dei campioni, ma questa è un’altra storia – e nella superficie del pallone. Aspettando Italia-Uruguay di questa sera, ce lo facciamo spiegare da John Bush, professore di matematica applicata al Mit di Boston: in particolare, secondo lo scienziato, l’ingrediente indispensabile è che il pallone da calcio non sia troppo liscio. Altrimenti, addio effetto Magnus. E addio maledetta.

Vediamo di capire meglio cosa significa tutto questo. Nel suo lavoro, The Aerodynamics of the Beautiful Game, Bush spiega in dettaglio come e perché piccole variazioni nella manifattura di un pallone comportino cambiamenti drastici nella sua traiettoria: “I dettagli del flusso dell’aria attorno alla palla sono abbastanza complicati, e in particolare dipendono da quanto è ruvidala superficie”, racconta lo scienziato. “Se il pallone è perfettamente liscio, si curva in modo sbagliato”. Normalmente, la tecnica naturale per imprimere una curvatura alla palla (Pirlo docet) è di spazzolarne l’esterno e generare una rotazione, come descritto, per l’appunto, dalle formule messe a punto dal fisico Heinrich Gustav Magnus nel diciannovesimo secolo. “Il problema”, dice Bush, “è che l’effetto Magnus può cambiare segno”: dati due palloni, uno perfettamente liscio e uno più scabro, si potrebbero avere traiettorie diametralmente opposte. Il motivo sta nel flusso dell’aria all’interfaccia tra la superficie del pallone e l’aria stessa. Più il pallone è scabro, più è facile generare l’effetto Magnus classico, con segno positivo, in cui la palla curva nella direzione attesa.

“All’interfaccia si può avere un regime laminare”, spiega ancora Bush, “in cui l’aria scorre in modo più o meno regolare, o uno turbolento, nel qual caso si verificano comportamenti imprevedibili. Il regime passa da laminare a turbolento a velocità diverse a seconda delle irregolarità sulla superficie del pallone – date, naturalmente, dalle cuciture tra i pannelli. Cambiandone il pattern, il punto di transizione si muove e cambia la distribuzione della pressione”. Sembra, dunque, che gli sviluppatori del Brazuca, che ha cuciture lunghe il 50% in più rispetto allo Jabulani, il discutissimo (e liscissimo) pallone usato nella scorsa edizione, abbiano fatto centro. Per la felicità nostra e di Pirlo.

Via: Wired.it

Credits imamgine: Tim Reckmann/Flickr

Sandro Iannaccone

Giornalista a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. È laureato in fisica teorica e collabora con le testate La Repubblica, Wired, L’Espresso, D-La Repubblica.

Articoli recenti

Immergersi in un buco nero, grazie a una simulazione

Un viaggio attorno alla porzione di spazio-tempo più buia e misteriosa che conosciamo, fino ad…

4 ore fa

Una modifica al paradosso di Schrödinger per conciliare quantistica e relatività

Un gruppo di fisici dell’Università di Trieste (e di altri istituti) ha proposto una sorta…

1 giorno fa

Il talco può aumentare il rischio di tumore?

Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…

5 giorni fa

Mesotelioma, 9 casi su 10 sono dovuti all’amianto

Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…

1 settimana fa

Uno dei più misteriosi manoscritti medioevali potrebbe essere stato finalmente decifrato

Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…

2 settimane fa

Ripresa la comunicazione con la sonda Voyager 1

Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…

2 settimane fa

Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.

Leggi di più