Categorie: Salute

Mutilazione genitale, a rischio il parto

Le donne sottoposte alla mutilazione genitale femminile sono più soggette a difficoltà durante il parto e i loro figli corrono un rischio di mortalità maggiore alla nascita. È quanto risulta da un nuovo studio dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), condotto su oltre 28.000 partorienti in sei paesi africani dove la mutilazione genitale è diffusa (Burkina Faso, Ghana, Kenya, Nigeria, Senegal e Sudan). La mutilazione genitale è una pratica comune in molti paesi, specialmente in Africa, e consiste nell’asportazione parziale o totale dei genitali esterni per motivi culturali e religiosi. Le modalità variano da regione a regione, tuttavia in genere viene operata su bambine sotto i dieci anni d’età. Lo studio dell’Oms si basa su dati ospedalieri raccolti sia in centri cittadini, sia in ospedali rurali ed elaborati a seconda del grado e del tipo di mutilazione. Come risultato di questa ricerca si ha, per la prima volta, l’evidenza di una significativa difficoltà nel parto dovuta alla mutilazione femminile e di una correlazione con la severità della pratica subita. Anche se le cause non sono ancora del tutto chiare, si sospetta che il tessuto cicatrizzato formatosi in seguito alla mutilazione sia poco elastico e ostruisca il passaggio del bambino durante il parto. Le donne con mutilazione di tipo III, la più grave, registrano un aumento del 30 per cento di tagli cesarei, del 70 per cento di emorragia post-partum e del 66 per cento di rianimazioni neonatale. Ancora più importante il dato relativo alla mortalità: si ha un incremento che va dal 15 al 55 per cento per i i bambini morti immediatamente dopo il parto a seconda del grado di mutilazione genitale della madre. Non solo: poiché questi dati sono solo di tipo ospedaliero, le cifre potrebbero ancora lievitare tenendo conto dei parti avvenuti tra le mura domestiche. La speranza degli autori è che questa nuova evidenza aiuti nella lotta per eradicare una pratica che coinvolge oltre 100 milioni di donne in tutto il mondo. (a.p.)

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