Di aspetto, Nadine sembra quasi una persona, con tanto di pelle realistica e folti capelli castani. Sorride quando viene salutata, guarda negli occhi l’interlocutore ed è in grado di stringere la mano, e di ricordare il nome delle persone con cui ha parlato e gli argomenti discussi. Nadine è un robot umanoide, uno dei due robot social presentati dalla Nanyang Technological University (Ntu) di Singapore, insieme a Edgar, un robot in grado di replicare espressioni facciali e movimenti delle braccia di una persona posta davanti a una speciale webcam.
Al contrario dei comuni robot, Nadine possiede anche una personalità ed è in grado di provare – con le opportune distinzioni del caso – umori ed emozioni, a seconda della conversazione. Creata da Nadia Thalmann, direttrice dell’Institute for Media Innovation dell’Ntu, Nadine funziona grazie a un software non troppo diverso da quelli di Siri e Cortana, e potrebbe essere utilizzata, in futuro, come segretaria in ufficio o a casa, o per tenere compagnia a persone anziane o bambini.
Secondo Thalmann, robot sociali come Nadine potrebbero presto cominciare ad essere commercializzati: “La robotica ha fatto passi da gigante negli ultimi decenni, e i robot vengono già utilizzati nell’industria manifatturiera e nella gestione logistica. Con l’invecchiamento della popolazione, i robot sociali potrebbero essere utilizzati per diventare compagni personali per bambini e persone anziane a casa, e potrebbero addirittura fungere da piattaforma per i servizi della sanità in futuro”.
La ricercatrice Nadia Thalmann con i due robot, Nadine a sinistra ed Edgar a destra.
Thalmann ha anche aggiunto che Nadine è stato il risultato di quattro anni di studi di robotica, ingegneria, informatica, linguistica, psicologia ed altre materie ancora, necessarie a trasformare un computer in un essere in grado di osservare e interagire con gli esseri umani.
L’amico di Nadine, Edgar, è ottimizzato invece per ‘proiettare’ i gesti del suo utente umano, che può comandarlo remotamente da qualsiasi parte del mondo. Edgar è anche in grado di leggere discorsi leggendo un copione, e di rispondere alle domande che incontra in modo istruttivo e arguto. Possibili applicazioni? Pensate alle attrazioni turistiche o ai centri commerciali, dove Edgar sarebbe in grado di offrire spiegazioni e informazioni pratiche ai visitatori.
“Edgar è la dimostrazione di come i robot sociali possono essere utilizzati per il business o per l’educazione,” ha spiegato Gerald Seet, ricercatore della School of Mechanical & Aerospace Engineering della Ntu: “Il funzionamento remoto rende anche possibile essere presenti simultaneamente in diversi luoghi, così che le distanze non siano più un ostacolo.” In futuro, ad esempio, un professore potrebbe tenere un seminario davanti a diversi gruppi di persone in diverse zone del mondo allo stesso tempo, senza dover spendere soldi e tempo in viaggi.
Riferimenti: Nanyang Technologial University
Credits immagini: Nanyang Technological University