Quei cannibali dei Neanderthal

Neanderthal
(Immagine: Asier Gómez-Olivencia et al.)
Neanderthal
(Immagine: Asier Gómez-Olivencia et al.)

I Neanderthal mangiavano i loro simili. La conferma è arrivata da un gruppo di ricerca guidato da Hélène Rougier della California State University a Northridge, che ha condotto uno studio, pubblicato su Scientific Reports, sul più ricco ritrovamento degli ominidi in quest’aerea del continente, confermando che anche nel Nord Europa i Neanderthal praticavano del cannibalismo. Il luogo del ritrovamento è la cosiddetta “Troisième caverne”, a Goyet, in Belgio. La ricchezza del sito non riguarda solo la quantità di ossa ma anche il numero di individui presenti: 5 in tutto, di cui 4 adulti e un bambino.

Un terzo dei reperti mostra fratture da taglio e molti di essi presentano segni di percussione tipici delle ossa fracassate per succhiarne il midollo. Comparando i resti appartenuti ai Neanderthal con le ossa di animali trovate nello stesso sito (renne e cavalli) i ricercatori sostengono che hanno subìto la stessa sorte. Ma c’è di più: le ossa dei Neanderthal sono state utilizzate come strumenti da lavoro. Prima di questa ultima scoperta c’erano state altre evidenze: due frammenti di femore ritrovati a Krapina in Croazia e Les Pradelles in Francia, e un frammento di teschio scoperto a La Quina in Francia.

In passato altri ritrovamenti avevano rivelato come gli ominidi si nutrissero volentieri dei loro simili, come dimostrano precedenti scoperte in almeno un paio di siti: Moula-Guercy e Les Pradelles in Francia, e Zafarraya ed El Sidrón nella Penisola Iberica. Ad ogni modo, fino a questo momento c’erano state poche evidenze sulle pratiche cannibaliche dei Neanderthal nell’Europa Settentrionale – in particolare a livello del 50° parallelo Nord – dove finora erano presenti solo un paio di siti archeologici (Feldhofer in Germania e Spy in Belgio) che suggerivano trattamenti funerari.

Gli scienziati che hanno scoperto le tracce di cannibalismo nel Nord Europa sono anche riusciti a datare la nuova collezione, concludendo che gli sfortunati Neanderthal di Goyet sono vissuti tra 40500 e 45500 anni fa. L’eccezionale stato di conservazione dei resti ha inoltre permesso di eseguire un’analisi del DNA mitocondriale, che è risultato geneticamente simile a quello dei Neanderthal ritrovati a Feldhofer in Germania, Vindija in Croazia ed El Sidrón in Spagna. Quindi i Neanderthal che abitavano l’Europa condividevano, oltre alle abitudini cannibaliche, buona parte del loro corredo genetico.

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