Neanderthal: ecco le caverne di 175mila anni fa

(Roto: Etienne Fabre – Ssac)

Erano bravi chimici. Ma anche artisti provetti. E, a quanto pare, anche ingegneri esperti: stando a uno studio appena pubblicato su Nature, infatti, i nostri cugini Neanderthal erano capaci di costruire grandi strutture abitative ad anello, provviste di uno spazio centrale per accendervi il fuoco. Gli autori del lavoro, della University of Bordeaux e altri istituti di ricerca, sono giunti a questa conclusione analizzando delle straordinarie costruzioni rinvenute all’interno di una caverna francese e attribuendone la paternità, per l’appunto ai Neanderthal. “La nostra analisi”, scrivono i ricercatori nell’articolo, “dimostra che i Neanderthal erano in possesso di conoscenze moderne, come l’organizzazione spaziale, l’uso del fuoco e l’occupazione delle caverne”.

Scoperte nel 1992 nelle profondità della grotta di Bruniquel, nella Francia del Sud, le costruzioni ad anello sono state studiate solo ora da Jacques Jaubert e la sua équipe. Le sei strutture circolari sono state realizzate con circa 400 pezzi di stalagmiti, di dimensioni che vanno da 2 a 7 metri circa e risalgono a 176 mila anni fa, il periodo in cui gli uomini di Neanderthal occupavano quella parte d’Europa.

Il fatto che gli anelli siano realizzati con pezzi di dimensioni molto simili indica come la costruzione sia stata progettata accuratamente, anche se la loro funzione rimane per ora poco chiara. Secondo gli esperti le possibili spiegazioni vanno dal rifugio al significato simbolico, ma saranno comunque necessari ulteriori studi per dimostrarlo. Tuttavia, la presenza di queste strutture nelle oscure profondità della grotta, ovvero a circa 366 metri dall’entrata, dimostra che probabilmente i Neanderthal avessero già abitato l’ambiente sotterraneo in quel periodo, un comportamento finora attribuito solo all’Homo Sapiens.

Stando a quel che sappiamo, i Neanderthal vissero in Europa tra i 400mila e i 40mila anni fa, e fino all’arrivo dall’Africa degli Homo sapiens, nostri progenitori diretti, furono gli unici esseri umani a popolare il continente. Quel che conosciamo della loro cultura è soprattutto dovuto ai ritrovamenti di strumenti di pietra e altri manufatti: sfruttavano il fuoco, indossavano abiti, fabbricavano utensili in pietra, e secondo alcuni studiosi seppellivano i loro morti, adornando le tombe con offerte come fiori. “Per molto tempo abbiamo confrontato le abilità dei Nearderthal con quelle dei primi uomini moderni, per elaborare, in base a tale confronto, le ragioni dell’estinzione dei primi e del successo dei secondi”, commenta Marie Soressi, archeologa dell’Università di Leiden (Olanda), non coinvolta nello studio. “Ma si è sempre discusso poco delle eventuali capacità costruttive dei Neanderthal. Forse anche perché delle loro strutture non si era finora trovata traccia”.

Via: Wired.it

Marta Musso

Laureata in Scienze Naturali alla Sapienza di Roma con una tesi in biologia marina, ha sempre avuto il pallino della scrittura. Curiosa e armata del suo bagaglio di conoscenze, si è lanciata nel mondo del giornalismo e della divulgazione scientifica. “In fin dei conti giocare con le parole è un po' come giocare con gli elementi chimici”.

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