Niente sesso sicuro, siamo giovani

I ragazzi italiani sanno ben poco del sesso sicuro: e si preparano a un’estate spericolata, visto che proprio durante le vacanze arriva per molti (un adolescente su due) il primo incontro con il sesso, ma anche quello con alcol e stupefacenti, forti indicatori di rischio per rapporti non protetti.

Un’estate senza rete, come dimostra anche l’indagine “Sei maturo per il sesso sicuro?” condotta dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) su un campione di 1131 maturandi, maschi e femmine. L’indagine evidenzia infatti come solo il 12% dei giovani utilizzi abitualmente la doppia protezione (contraccettivo orale più preservativo), che resta il più efficace strumento contro gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili. Solo il 16% delle ragazze prende la pillola, e ben una teenager su 4, continua l’indagine, ha fatto ricorso almeno una volta alla contraccezione di emergenza. Il 19% dei ragazzi dichiara di non usare i preservativi solo perché non li ama, circa la metà del campione sostiene di non averli a disposizione al momento giusto e il 23% invece li dimentica. Se poi è vero che il cambiare spesso partner è un fenomeno piuttosto diffuso in questa fascia d’età (il 42% dei ragazzi intervistati ha già avuto da 2 a 5 partner e il 9% più di 10), ecco spiegato il picco nelle visite ginecologiche (+30%) che si registra a settembre, una volta tornati in città.

Andare in vacanza va bene, ma “non si può mandare in ferie il cervello”, commenta Herbert Valensise, segretario nazionale della società scientifica. “Le minorenni sono responsabili da sole del 3,4% del totale di tutte le interruzioni volontarie di gravidanza, e 3 volte su 4 chi contrae un’infezione a causa di rapporti non protetti è un giovane tra i 15 e i 24 anni”.

Così, anche quest’anno la Sigo, con il sostegno delle librerie Giunti, propone la sua campagna di sensibilizzazione: ‘Parti Sicuro con Travelsex’. L’informazione sarà promossa in tutte le librerie Giunti e in modo particolare negli aeroporti e nei moli di cinque città italiane (Bari, Genova, Trapani, Firenze e Roma). L’iniziativa prende il via proprio in questi giorni dallo scalo pugliese, dove verrà distribuito gratuitamente il ‘Passaporto dell’amore’, un documento che riassume le principali indicazioni in tema di contraccezione e protezione segnalando i luoghi in cui poter trovare consultori e anticoncezionali anche in vacanza.

In realtà, ad essere sotto accusa per comportamenti irresponsabili e disinformati in fatto di sesso non sono soltanto i giovani di casa nostra: uno studio di Charlotte Gaydos della Johns Hopkins University School of Medicine e appena presentato al meeting annuale della Società Internazionale per la ricerca sulle malattie sessualmente trasmissibili (International Society for STD Research), a Quebec City, in Canada, mostra che negli Usa sono le signore di una certa età a non avere le idee chiare in fatto di rapporti non protetti. L’indagine, condotta su oltre 7500 un campione di donne sessualmente attive tra i 18 e gli 89 anni, mostra come il maggior tasso di infezione da Trichomonas vaginalis si registri tra le over 50 (13%), seguite a ruota dalle quarantenni (11%). La presenza del parassita, che si trasmette per via sessuale e che, pur essendo curabile con una semplice terapia farmacologica, provoca infiammazione della vagina, dell’uretere e della cervice, dovrebbe essere dunque verificata proprio su queste fasce d’età, dicono gli autori dello studio, e non solo sulle ventenni.

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