COSA hanno in comune Bad Romance di Lady Gaga, ”Can’t Get Out Of My Head” di Kylie Minogue e ”Bohemian Rhapsody” dei Queen? Sono tutte hit musicali di grandissimo successo, naturalmente. Ma c’è dell’altro: si tratta di brani che, una volta ascoltati, si insinuano melliflui nella mente e diventano una vera e propria ossessione di cui è difficile, se non impossibile, liberarsi alla leggera. Motivi che, volenti o nolenti, continuano a lungo a risuonare nel cervello. Un fenomeno su cui la scienza sta cercando da tempo di far luce: oggi un nuovo studio su larga scala, pubblicato sulle pagine della rivista Psychology of Aesthetics, Creativity and the Arts, a firma di un’équipe di scienziati della Durham University, coordinata da Kelly Jakubowski, ha appena individuato i tratti distintivi che rendono una canzone particolarmente “ossessionante”. Secondo i ricercatori, tali brani sarebbero accomunati da un ritmo particolarmente veloce e una melodia di base abbastanza generica e facile da ricordare, contenente però intervalli o ripetizioni in qualche modo diverse rispetto alla maggioranza delle altre canzoni pop.
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