Non si corrode, non inquina

Nanovernici ecologiche contro la corrosione dei materiali. Sono quelle sviluppate dal laboratorio Casti (Infm-Cnr) dell’Aquila nell’ambito del progetto europeo Multiprotect (coordinato dal Leibniz Institute for New Materials di Saarbruechen, in Germania) che riunisce oltre trenta partner e che in Italia coinvolge anche l’Università di Udine e alcune industrie e centri di ricerca come il Centro sviluppo materiali (Csm) ed il Centro ricerche della Fiat.

Nell’ambito del progetto, i cui risultati sono presentati oggi nel corso del convegno “New ways in chromium (VI)–free corrosion protection” presso l’Università di Roma Tre, i ricercatori sono impegnati a sviluppare, attraverso le nanotecnologie, dei materiali in grado di proteggere dalla corrosione alluminio, magnesio e leghe d’acciaio senza far ricorso a metalli pesanti come il cromo, la cui dispersione nell’ambiente è difficile da controllare. Le nanoparticelle, generalmente ossidi di metallo immerse in una rete di materiali inorganici e organici, inibiscono i fenomeni di corrosione, garantendo la protezione necessaria.

Il primo risultato è stato raggiunto dal laboratorio Casti-Infm, che ha messo a punto dei materiali nanocompositi inorganici ed organici efficaci, ecologici e anche economici, dal momento che si possono applicare senza bisogno di forni ad alta temperatura. Le nanovernici, infatti, si possono utilizzare mediante un semplice processo chimico (processo sol-gel) a temperature relativamente basse (circa 150 gradi centigradi). “Il processo soddisfa le esigenze delle industrie con costi accettabili e nel contempo garantisce una protezione più efficace di circa un terzo rispetto alle tradizionali vernici con cromo”, spiega Sandro Santucci, responsabile del progetto per il laboratorio, che continua: “In camera salina, una tecnica standard per i test sulla corrosione, le vernici nanostrutturate possono resistere in modo del tutto paragonabile rispetto a quelle tradizionali che contengono metalli pesanti”.

Le nanovernici potranno essere applicate nell’industria automobilistica e aerospaziale e nel settore navale. (r.p.)

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