È la ezrina, la proteina che decide della morte e della vita delle cellule. L’ordine di autodistruzione arriva all’interno dello scheletro cellulare e lì attiva il meccanismo di morte, il “bottone rosso”. Lo si legge sulla copertina della rivista “The Embo Journal” e le firme sono tutte italiane: Walter Malorni e Stefano Fais, ricercatori all’Istituto Superiore di Sanità. “Quando il meccanismo scatta è come se la cellula ricevesse l’ordine di levarsi di mezzo” ha dichiarato Marloni a Galileo, “ma se il meccanismo è difettoso, la trasmissione dell’informazione non arriva correttamente”. È a questo punto che la cellula comincia a comportarsi in maniera anomala: non muore, causando così un sovrappopolamento cellulare, o si distrugge in tempi record, causando una immunodeficienza. Nel primo caso si sviluppano tumori, nel secondo malattie come l’Aids. “Ora vogliamo capire se è possibile intervenire farmacologicamente inibendo o stimolando il meccanismo” (l.g.)
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