Nuove ipotesi sull’Alzheimer

Potrebbe esserci un legame tra infezioni batteriche e l’insorgere del morbo di Alzheimer. Le fibre amiloidi, gli aggregati proteici caratteristici di questa malattia neurodegenerativa, sono stati trovati per la prima volta anche nei batteri. Un gruppo di scienziati della Washington University School of Medicine ha rilevato la presenza di queste fibre in alcuni ceppi di Escherichia coli, un batterio causa di infezioni intestinali. L’ amiloide batterico è del tutto simile a quello presente nei cervelli affetti dalla patologia senile. Ma i microorganismi non lo producono per sbaglio. Anzi in condizioni particolari le fibre proteiche li avvolgono in gruppi rendendoli resistenti agli antibiotici e agli attacchi del sistema immunitario. Secondo i ricercatori questa scoperta ha una duplice importanza. Da una parte infatti i batteri possono essere presi a modello per capire come si formino le placche amiloidi a partire dalle proteine che le costituiscono. Dall’altra spinge gli studiosi a fare una nuova ipotesi sull’origine dell’Alzheimer e di altre malattie neurodegenerative da amiloidi. Potrebbero essere proprio le infezioni batteriche a contribuire in modo più o meno diretto allo sviluppo della malattia. (v.n.)

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