QUELLO che mangiamo e quanto mangiamo può ripercuotersi anche sul funzionamento del cervello. Tanto da poter influenzare la rete di comunicazione tra i neuroni, compromettendo apprendimento e memoria. Questo almeno sembrano suggerire alcuni studi condotti su modelli animali che, in seguito a un regime dietetico ipercalorico, sviluppano insulino-resistenza: la condizione per cui le cellule diventano meno sensibili all’insulina, anticamera e caratteristica del diabete. Ma in che modo la dieta riesce a influenzare il cervello non è del tutto chiaro. Ad alzare il velo su uno dei meccanismi con cui regimi ricchi di grassi possono modificare apprendimento e memoria è uno studio pubblicato su Nature Communications da un team di ricercatori italiani, guidato da Claudio Grassi dell’Università Cattolica di Roma.
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