Oggettistica eco-digitale

    Samsung Young Design Award
    Milano, Palazzo della Triennale
    Fino al 26 novembre

    La forma è quella di strani animaletti che ricordano i personaggi di “Mostri contro alieni” della DreamWorks Animation; sono di plastica, ma hanno un’anima digitale, e sono molto sensibili al risparmio energetico. Il loro nome è Pad, acronimo di Piccoli Aiutanti Domestici. Per vederli si deve andare sul sito del Samsung Young Design Award (Syda 09) o al Palazzo della Triennale di Milano, dove sono esposti fino al prossimo 26 novembre con l’etichetta “Gold Award”. I Pad sono infatti i vincitori del primo premio del concorso che Samsung lancia ormai da tre anni per gli studenti delle scuole di design italiane. Titolo di quest’ultima edizione: “Nuova Energia dell’Abitare: soluzioni digitali sostenibili in grado di migliorare la qualità del vivere domestico”.

    Nella mostra, inaugurata il 16 novembre al termine della cerimonia di premiazione dei primi tre classificati, sono esposti i dieci progetti finalisti, scelti da una giuria composta, tra gli altri, dai designer Richard Sapper e Stefano Giovannoni, Ezio Manzini, docente di disegno industriale del Politecnico di Milano, Stefano Cascinai, vice-direttore di Domus, Giorgio Camuffo, direttore del corso di laurea specialistica in comunicazione visiva e multimediale allo Iuav di Venezia.

    I Pad, che sono valsi 5.000 euro ai loro tre creatori (studenti di Design dei sistemi dell’Istituto superiore per le industrie artistiche – Isia), sono sei oggetti che servono a monitorare lo “stato di salute” dell’ambiente domestico: il ‘giardiniere elettronico’ Ugo controlla la quantità di luce e acqua delle piante; Jeko, ovviamente da mettere sulle finestre, mostra attraverso il cambiamento di colore le condizioni atmosferiche; Mathilda è una sorta di mini-aspirapolvere che si muove per la casa; Kuma si mette sui termosifoni e mostra la diffusione del calore e, se esiste, individua lo spreco energetico; Ilma e Tito ionizzano e umidificano l’aria. Tutti, neanche a dirlo, funzionano a energia solare.

    Il secondo premio di 3.000 euro è andato al progetto “Stand Off”, un dispositivo on-off che fa comunicare con gli elettrodomestici e permette di spegnerli a distanza tramite bluetooth; il terzo riconoscimento è invece andato a un progetto sul riciclo dei materiali che mira a responsabilizzare le persone verso la “cultura materiale” di ciò che chiamiamo rifiuto, spesso senza pensare che può avere un valore, e che questo è quantificabile. Si tratta, in sostanza, di una bilancia dotata di un lettore di codici a barre, in grado di quantificare il valore (a seconda del peso) di un sacchetto contenente una raccolta differenziata e di taggarlo a un singolo individuo, a un condominio o a un ente, prima di essere inviato ai consorzi che si occupano del riciclo. “Al momento in Italia non esiste un sistema che permette di premiare i singoli cittadini che fanno la raccolta differenziata in modo attento”, spiega l’ideatore del progetto, Emiliano Carbone, a Galileo “ma, a prescindere dal fatto che la spinta dovrebbe essere morale, uno strumento simile potrebbe aiutare le persone a rendersi conto di che tipo di consumatori sono, e a dare un valore al materiale che stanno per buttare”.

    Altri progetti interessanti sono: la ciclette che produce energia, Light 2, delle linee di luce che definiscono i volumi degli oggetti senza consumare energia, e Neigthborgood, un sistema per condividere con il vicinato i propri impegni e, magari, anche l’automobile. Tema del Syda ’10: “Rendere la sostenibilità divertente con i prodotti digitali”. Avanti i prossimi.

    MILANO

    Samsung Young Design Award
    Palazzo della Triennale
    Fino al 26 novembre

    Info: www.triennale.it

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