I giovani d’oggi sono più casti dei genitori

Credits: SCA Svenska Cellulosa Aktiebolage/Flickr

Oggi la rivoluzione sessuale sembra in piena crisi. Per la prima volta, infatti, i figli fanno probabilmente meno sesso dei loro genitori: dati alla mano, i millennials americani, la generazione dei ragazzi nati a partire dagli anni ‘90, avrebbero una vita sessuale meno attiva di tutte quelle che l’hanno preceduta negli ultimi 50 anni. A rivelarlo è uno studio della San Diego State University, pubblicato sulla rivista Archives of Sexual Behavior.

In particolare, lo studio ha confrontato le abitudini sessuali dei millennials con quelle della generazione precedente, la cosiddetta generazione x che racchiude tutti i nati dalla fine degli anni ‘60 fino alla prima metà degli anni ‘80. Per farlo, i ricercatori hanno utilizzato i dati provenienti dal General Social Survey, un sondaggio che ha coinvolto oltre 26mila adulti e giovani adulti su tutto il territorio degli Stati Uniti.

E così analizzati, i dati hanno dimostrato che i millennials sono molto meno libertini dei loro predecessori: il 15% degli americani tra i 20 e i 24 anni infatti non ha ancora mai avuto un rapporto sessuale.

Per contro, a un’età paragonabile solo il 6% dei membri della generazione x risultava non essere ancora sessualmente attivo. Una scoperta inaspettata – ammette Jean Twenge, psicologa della San Diego State University che ha coordinato la ricerca – perché le opportunità di trovare un partner oggi sulla carta sembrano molto maggiori, anche grazie app, come Tinder o Badoo, pensate espressamente a questo scopo.

“Le app di dating online, in teoria, dovrebbero aiutare i Millennials a trovare facilmente dei partner sessuali”, commenta Twenge. “Eppure la tecnologia potrebbe avere l’effetto opposto, soprattutto se i giovani trascorrono talmente tanto tempo online da non riuscire a interagire di persona, e quindi non fanno sesso”.

Tra le altre possibili spiegazioni per questa diffusa castità dei giovani americani, Twenge cita il più facile accesso a materiale pornografico, l’età sempre più avanzata dei matrimoni, e l’enorme disponibilità di forme di intrattenimento online. Il maggiore indiziato comunque sembra proprio la rete, la cui pervasività e diffusione caratterizzano sempre più pesantemente lo stile di vita delle nuove generazioni. A dimostrarlo, i risultati di un recente sondaggio dei Centers for Disease Control americani, che dimostrano come il sesso sia in calo anche tra i nativi digitali: nel 2015 solo il 41% dei liceali statunitensi ammette di aver avuto un’esperienza sessuale, mentre nei primi anni ‘90 era il 51%.

“Può essere un bene per la loro salute sessuale ed emotiva se gli adolescenti aspettano fino a quando si ritengono pronti”, conclude Twenge. “Ma se sono i ventenni a lasciare il sesso fuori dalle loro vite è diverso: si trovano a perdere alcuni dei vantaggi di una relazione sentimentale tra adulti”.

via Wired

Simone Valesini

Giornalista scientifico a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. Laureato in Filosofia della Scienza, collabora con Wired, L'Espresso, Repubblica.it.

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