Omeopatico è trendy

Sono sempre di più le persone che ricorrono ai prodotti omeopatici per curare i propri problemi di salute. A rilevarlo è il nuovo rapporto “Italiani ed Omeopatia”, realizzato dall’Osservatorio Scienza e Società di Observa – Science in Society, in collaborazione con Nova24, supplemento del Sole24Ore su ricerca, innovazione e creatività. L’indagine mostra come un italiano su tre ricorra, almeno saltuariamente, ai prodotti omeopatici per curarsi, mentre circa uno su dieci lo fa con una certa assiduità.

Il motivo principale che spinge all’uso di questi prodotti è nella maggior parte dei casi, per il 75 per cento del campione, la convinzione che presentino minori effetti collaterali rispetto ai farmaci tradizionali. Il 20 per cento degli intervistati è anche convinto che siano più efficaci. D’altra parte, a scoraggiarne l’uso non è tanto il pregiudizio verso questo genere di rimedi non convenzionali o l’assenza di prove scientifiche sulla loro efficacia (rilevante solo per il 17 per cento dei non utilizzatori) quanto il fatto che nessuno, a partire dal medico di base, li abbia mai consigliati (il 52 per cento). Un motivo, quindi, per lo più contingente.

Ma l’aspetto più sorprendente l’indagine, secondo Massimiano Bucchi, tra i responsabili di Observa e docente di Sociologia della scienza all’Università di Trento, è l’identikit del consumatore di prodotti omeopatici. Il ritratto che emerge dallo studio sembra sfuggire, almeno in parte, allo stereotipo di persona poco istruita che rifiuta i principi scientifici alla base della farmacologia tradizionale: il principale fruitore ha invece un grado di istruzione medio alto, è residente al Nord ed è prevalentemente donna. Il minimo di consensi per l’omeopatia si riscontra tra i maschi poco istruiti residenti al Sud (meno di uno su dieci). Ricorrere all’omeopatia, comunque, non significa abbandonare la farmacologia tradizionale: solo due italiani su cento, infatti, dichiarano di usare esclusivamente prodotti omeopatici; gli altri, invece, li abbinano o li alternano ai farmaci tradizionali. (a.l.)

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