Hubble ha fatto centro, di nuovo. Il telescopio spaziale ha infatti scoperto che intorno a Plutone, il pianeta nano alla periferia del sistema solare, si trova una quinta luna, battezzata, per ora, P5. Piccola, poco luminosa, con un diametro compreso tra i 10 e i 25 km, il satellite naturale di Plutone sembrerebbe muoversi in un’orbita (del diametro di circa 93mila chilometri) complanare a quella delle altre lune del pianeta nano (Caronte, Notte, Idra e P4). La scoperta, oltre a fornire indizi preziosi sulla natura del sistema Plutone e sulle sue origini, potrebbe servire a progettare meglio l’incontro ravvicinato della sonda New Horizons della Nasa col pianeta nano, previsto per il 2015.
Puntando gli occhi su Plutone, infatti, gli astronomi sperano di catturare quante più informazioni possibile sull’ambiente che circonda il pianeta, in modo da individuare oggetti celesti, anche i più piccoli, che possano rappresentare un pericolo per la New Horizons (missione costata circa 700 milioni di dollari). Passando infatti vicino Plutone ad alta velocità la sonda potrebbe essere danneggiata dall’incontro anche con un piccolo oggetto. Ecco quindi che conoscere gli ostacoli nei pressi del pianeta è di grande aiuto per rifinire al meglio la traiettoria della navicella.
Ma la scoperta della nuova luna di Plutone – realizzata grazie alla Wide Field Camera 3 di Hubble durante le osservazioni di fine giugno e dei primi di luglio – aiuta gli scienziati anche a far luce sull’origine dell’affollato sistema Plutone, più piccolo della nostra Luna ma molto complesso. Secondo i ricercatori, infatti, P5 fornirebbe una conferma all’ipotesi più diffusa riguardo l’evoluzione del pianeta nano, come spiega a Scientific American Mark Showalter del Seti Institute di Mountain View, a capo delle osservazioni: “Il sistema ha avuto origine quando qualcosa di grande ha colpito Plutone, miliardi di anni fa, creando una nuvola di detriti, la maggior parte dei quali poi condensati a formare Caronte”. Dal resto dei detriti sarebbero poi nate le lune più piccole, stabilizzate in orbite nei dintorni di Plutone.
La nuova luna però, in codice S/2012 (134340) 1, non passerà alla storia solo come P5. Insieme alla collega P4, scoperta appena un anno fa, il nuovo satellite è infatti in attesa del battesimo ufficiale, con cui cambierà nome adeguandosi alle linee guida dell’Unione astronomica internazionale, che riservano al sistema Plutone esclusivamente nomi di personaggi mitologici degli Inferi, come ricorda Mashable. Possibili candidati? Forse P4 e P5 potrebbero presto diventare Orfeo ed Euridice, suggerisce Showalter.
Credit immagine a NASA; ESA; M. Showalter, SETI Institute