Errori nel dosaggio e nella giusta somministrazione dei farmaci, che possono avere serie conseguenze per la salute del paziente, continuano a essere comuni in molti ospedali, persino in quelli dove l’intero sistema di medicazione è regolato dai più avanzati computer. A rilevarlo è uno studio pubblicato su “Archives of Internal Medicine” e guidato da Jonathan R. Nebecker del Veterans Administration Salt Lake City Health Care System. Molte ricerche, condotte negli ultimi 15 anni, avevano dimostrato come negli ospedali circa il 41 per cento dei pazienti, è soggetto sempre a piccole o grosse problematiche derivanti da cattive somministrazioni di farmaci. Gli errori più comuni sono di tipo amministrativo, per esempio codici errati identificativi del medicinale, e di tipo medico, come errato dosaggio, scelta sbagliata del medicinale e cattivo monitoraggio degli effetti collaterali dello stesso. Per ovviare a questi problemi, in un primo momento, si era pensato di adottare un sistema computerizzato capace di gestire tutto il processo relativo alla identificazione, alla tempistica e alla quantità di medicinale da somministrare a ogni paziente. Il nuovo studio, però, mostra come il computer possa risolvere solo problemi amministrativi, ma lascia ampi errori in quelli medici. Gli stessi ricercatori, adesso, credono che bisognerà capire se sia possibile sfruttare le tecniche computerizzate per creare un supporto capace di suggerire anche il medicinale e il giusto dosaggio dello stesso. (a.l.)
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