Parigi batte Londra in accessibilità

Chi ama passeggiare per i vicoli delle città, preferirà Parigi a Londra. La capitale francese, infatti, sembra essere molto più accessibile di quella inglese, intendendo per “accessibilità” la facilità con cui è possibile spostarsi a piedi da un punto all’altro della città. È quanto emerge da uno studio condotto da un gruppo di ricerca coordinato da Luciano da Fontoura Costa dell’Università di San Paolo, in Brasile, e pubblicato su Arxiv.

I ricercatori hanno sviluppato un modello che riproduce le reti stradali e metropolitane delle due città, tenendo conto di tutti i nodi presenti (un nodo nasce dalla confluenza di tre o più percorsi). Hanno così scoperto che mentre Parigi ha ben 11.699 nodi (di cui 669 appartenenti alla metropolitana), Londra ne possiede solo 6.885 (di cui 346 in “tube”). Una volta creato il modello, i ricercatori hanno simulato ben 10.000 percorsi casuali per ogni nodo all’interno delle reti. Ogni percorso è stato scelto in modo che non fosse possibile passare per lo stesso punto più di due volte. Infine, è stata calcolata per ciascun nodo una “entropia di diversità”, ovvero un numero che esprime la facilità con cui è possibile passare da un nodo all’altro.

Le simulazioni hanno così decretato che a Parigi ci si muove meglio che a Londra. In particolare, mentre l’accessibilità delle aree a nord e sud della Senna risulta pressoché identica, le strade a sud del Tamigi sembrano piuttosto inaccessibili. Perché? I ricercatori sono convinti che il problema sia nella grandezza dei fiumi. La Senna, infatti, è meno ampia ed ha ben due volte e mezzo il numero di ponti del Tamigi. Inoltre, considerata la loro grandezza, sembra che anche i famosi Hyde Park e Regent’s Park creino al centro di Londra qualche difficoltà in più negli spostamenti.

Secondo i ricercatori, il modello potrebbe essere un utile strumento per disegnare le planimetrie urbane. Aiuterebbe infatti a progettare le reti stradali e sistemi di trasporto pubblico in modo da favorire chi vuole fare a meno dell’auto, così da migliorare la vivibilità delle città. (m.s.)

Riferimento: Arxiv

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