Nel 2016 siamo arrivati a 66 anni e 7 mesi, e a meno di un cambio di direzione, nei prossimi decenni l’età pensionabile (per la pensione di vecchiaia) salirà fino a superare i 70-75 anni. Una bella attesa, soprattutto se pensiamo che per molti lavoratori la pensione è un autentico toccasana sul piano della salute. A svelarlo è uno studio dell’università di Sydney, che dati alla mano, dimostra come la maggior parte dei pensionati approfitti del ritrovato tempo libero per mettere in pratica importanti cambiamenti nel proprio stile di vita, come smettere di fumare,dormire di più e fare più attività fisica.
Lo spunto da cui nasce la ricerca, pubblicata sull’American Journal of Preventative Medicine, arriva dall’esperienza personale di una delle autrici, la coordinatrice dello studio Melody Ding, preoccupata che la madre potesse deprimersi andando in pensione a soli 55 anni (almeno sotto questo aspetto dunque in Italia non siamo più in pericolo). “Mia madre vive ancora in Cina, e lì l’età massima per la pensione per una donna sono 55 anni”, spiega la ricercatrice.
“Quando ha compiuto 55 anni di età era seriamente in ansia all’idea di smettere di lavorare, le sembrava di non valere più nulla. Per questo ho deciso di cercare qualche informazione positiva riguardo alla pensione”.
Per questo, Ding e i colleghi dell’università di Sydney hanno deciso di monitorare comportamenti e stili di vita di circa 25mila australiani di età superiore ai 45 anni, per verificare quali cambiamenti produca l’andare in pensione. E se alimentazione e consumo di alcol sembrano non cambiare di una virgola, in quasi tutti gli altri aspetti della vita quotidiana la pensione sembra portare mutamenti positivi.
In media infatti, la pensione ha allungato di 93 minuti l’attività fisica settimanale dei partecipanti, diminuito il tempo dedicato in occupazioni sedentarie di 67 minuti al giorno, aumentato le ore di sonno giornaliere di 11 minuti, e portato a smettere circa il 50% dei fumatori.
“Un cambiamento esistenziale importante come la pensione crea evidentemente una grande opportunità per mettere in pratica cambiamenti in positivo del proprio stile di vita”, conclude Ding. “Per questo rappresenta un ottimo momento per i medici che vogliano parlare con i propri pazienti dei cambiamenti di stile di vita che possono far guadagnare anni alla loro vita”.
Via: Wired.it
Credits immagine: Owen Young/Flickr CC
Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…
Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…
Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…
Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…
L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…
Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…
Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.
Leggi di più
Visualizza i commenti
In Italia abbiamo concluso il dibattito se faccia bene o male,portandoti alla morte prima di arrivarci alla pensione........
Tutto vero ma a patto che si verifichi l'evento chiave dell'andata in pensione: cambiare vita. Viceversa si spalanca la depressione, parola di neuro-psichiatra.