Perché gli uomini non si occupano delle faccende domestiche?

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(Foto: Josue Michel via Unsplash)

Cucinare, spolverare, passare l’aspirapolvere: faccende domestiche da sempre affidati per lo più alle donne. Dinamiche che non sembrano essere cambiate nemmeno durante la pandemia, quando tutti, partner compresi, sono rimasti di più a casa: le donne continuano a farsi carico di una quantità spropositata di lavori domestici e gli uomini, nella maggior parte dei casi, non se ne rendono conto. Perché? I filosofi Tom McClelland e Paulina Sliwa – rispettivamente dell’Università di Cambridge e dell’Università di Vienna – ne discutono oggi sulle pagine di Philosophy and Phenomenological Research, avanzando una risposta plausibile a questa disparità. E’ una questione di genere sì, ma anche imputabile al fatto che gli uomini non percepiscono i compiti domestici allo stesso modo delle donne. Semplicemente non li vedono.

Chi ha stabilito che spetti sempre, o molto spesso, alle donne occuparsi delle cose di casa? In parte la questione è legata a fattori culturali che sbilanciano di per sé la condizione di uomo e donna, a casa e al lavoro, ricordano gli autori. Gli uomini hanno spesso orari di lavoro meno flessibili, le donne professioni meno retribuite, hanno meno possibilità di fare carriera e di conseguenza più tempo a disposizione da dedicare alla cura della casa e dei bambini. Questi fattori però, non spiegano perché, anche quando l’orario di lavoro e la flessibilità dell’uomo non differivano da quelli della donna – come appunto può essere accaduto durante la pandemia – la disparità nei lavori di casa non sia cambiata. Gli esperti si sono interrogati su altri possibili fattori che portano le donne a farsi carico della maggior parte dei lavori domestici e della cura dei figli, e sul perché gli uomini non si rendono conto che, all’interno della coppia, i lavori domestici non sono distribuiti in modo bilanciato. La questione sembra trovare una spiegazione nella cosiddetta Teoria del Gender Domestic Affordance Perception (GDAP), scopriamo di cosa si tratta.

Nelle famiglie, gli individui si impegnano in mansioni che rispecchiano le ideologie culturali, mettono in atto comportamenti che corrispondono alla percezione che l’uomo ha della propria virilità e la donna della sua femminilità, ideologie che si instaurano già dall’infanzia. Quindi, al momento della divisione del lavoro, all’interno di una relazione, è verosimile che l’ideologia di genere definisca in quale sfera una persona vuole identificarsi, quanto e quale potere vuole avere nella coppia e quale parte del lavoro domestico svolgere. Le convinzioni, i desideri e i sentimenti radicati in ciascun partner riguardo i compiti domestici influenzano che si assumerà la responsabilità di ciascun compito. Ma non è solo questione di educazione e di norme sociali difficili da abbattere.

Secondo i filosofi, in un ambiente domestico, anche la percezione dei compiti da svolgere è legata al sesso e una parte della coppia, gli uomini, è inconsapevole del carico effettivo di lavoro. Di conseguenza, l’incapacità di percepire che c’è un compito domestico da svolgere, rende impossibile riconoscere che non è stato svolto o che è stato fatto da qualcun altro. Inoltre, percepire che bisogna svolgere una mansione, non implica che questa venga svolta, perché esistono delle differenze sistematiche tra i sessi, non solo per quanto riguarda la percezione dei compiti domestici da svolgere ma anche sull’azione che si innesca nel compierli. Quando entrambi i partner percepiscono la necessità di dover svolgere una faccenda domestica, le donne sono sempre più fortemente sollecitate ad agire.

I fattori sociali, concludono i ricercatori, certamente influenzano i nostri comportamenti, fin da piccole le bambine giocano con l’aspirapolvere, imitando le attività di pulizia o con le bambole simulando la cura dei bambini. Queste norme sociali di genere influenzano le nostre convinzioni, i desideri, le abilità e determinano quali opportunità sono più accessibili a noi stessi in un particolare contesto.

Essere consapevoli dell’influenza del genere sul nostro modo di agire può aiutarci a spostare la nostra attenzione sui diversi aspetti che ci influenzano, ma per un cambiamento sociale, gli sforzi individuali non sono sufficienti, è necessario un impegno collettivo che richiede anche interventi a livello politico. Uno su tutti? L’estensione del congedo parentale per gli uomini.

Riferimenti: Philosophy and Phenomenological Research

Credits immagine: Josue Michel via Unsplash