Categorie: Società

Piccoli affamati

Non è una malattia infettiva. Eppure nei prossimi anni sarà il killer invisibile di milioni di bambini in tutto il mondo. Imputata è la malnutrizione che già oggi uccide oltre la metà dei 12 milioni di piccoli che muoiono ogni anno. A dare l’allarme è il presidente dell’Unicef-Italia Arnaldo Farina, che presentando il rapporto annuale “La condizione dell’infanzia nel mondo 1998” nei giorni scorsi a Roma ha denunciato la vastità del fenomeno che ormai nessun paese può ignorare. La mancanza di cibo, di acqua potabile insieme alle malattie infettive provocano insieme la morte di milioni di bambini sotto i cinque anni. Mentre quelli che riescono a sopravvivere da adulti avranno capacità fisiche e intellettive ridotte, frequenti malattie croniche e invalidità. Eppure, malgrado le cifre del disastro siano da tempo sotto gli occhi di tutti, la malnutrizione non ha destato mai la dovuta preoccupazione nell’opinione pubblica occidentale. Si sente parlare molto del pur terribile Hiv che ha colpito il sistema immunitario di circa 23 milioni di persone, ma stenta a emergere un dato altrettanto tragico: la malnutrizione ha distrutto il sistema immunitario di oltre 100 milioni di neonati e di donne. Ma non è tutto. Nel rapporto si può anche leggere che, se la mancanza di cibo colpisce prima di tutto i più piccoli, anche le donne ne subiscono i gravissimi danni. Infatti, più della metà delle gestanti nei paesi in via di sviluppo è affetta da anemia sideropenica, malattia causata dalla mancanza di ferro. I suoi effetti sono disastrosi perché aumentano la probabilità di morte da emorragie, infezioni e suppurazione delle ferite durante il parto. E dato che la nutrizione del feto dipende da loro, anche i figli di madri anemiche soffrono di questa malattia. Si calcola che più di 24 milioni di bambini nascono sottopeso (inferiori a 2,5 Kg) per la carenza di ferro. E il rischio di mortalità di neonati così gracili è 5 volte superiore al normale. E ancora: altrettanto grave è la carenza di proteine, micronutrienti come la vitamina A, zinco, e soprattutto di iodio. La mancanza di quest’ultimo durante lo sviluppo embrionale può portare al cretinismo. Mentre nei bambini sotto i due anni provoca anche il sordomutismo, la dispegia spastica (paralisi spastica degli arti inferiori) e il nanismo. Il flagello della malnutrizione è insomma una “emergenza silenziosa” che il mondo occidentale ha il dovere di sconfiggere. Secondo l’Unicef la salvezza dall’invalidità permanente o addirittura dalla morte può dipendere da una capsula di vitamina da 35 lire. E i bambini hanno tutto il diritto di avere quella capsula.

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