Guidano le nostre automobili. Ci aiutano nelle ricerche online. Ci battono a scacchi e dama. I cosiddetti computer intelligenti, quelli in grado di elaborare informazioni e prendere decisioni più o meno autonome, hanno ormai invaso quasi tutti i campi della vita quotidiana. Compresa, naturalmente, la salute. Un sodalizio, quello tra medicina e high tech, destinato a crescere vertiginosamente nei prossimi anni, come testimoniano i massicci investimenti delle aziende che operano nel settore. È di poche settimane fa, tanto per citare uno dei casi più recenti, l’accordo da 650 milioni di euro tra Google e GlaxoSmithKline, colosso farmaceutico mondiale, per sviluppare una nuova tipologia di farmaci – le medicine bioelettroniche – che, una volta ingeriti, sono in grado di “comprendere” con precisione dove e come agire. Dall’analisi di massicce quantità di dati clinici allo sviluppo di sensori indossabili, passando per la cosiddetta medicina di precisione e la sensoristica avanzata, le potenziali applicazioni dell’intelligenza artificiale nel campo della sanità sono vastissime. Ecco le più promettenti.
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