Più equi che efficienti

Dare molto a pochi, o poco a tutti? Secondo uno studio apparso sull’ultimo numero di Science la maggior parte delle persone seguirebbe la seconda scelta, facendo valere l’equità sull’efficienza.

I neurofisiologi dell’Università dell’Illinois e del California Institute of Technology sono riusciti, attraverso la risonanza magnetica per immagini, a individuare quali aree cerebrali sono coinvolte nel prendere questo tipo di decisioni. Gli scienziati hanno concluso che due parti diverse del cervello, l’insula (una piccola area della corteccia deputata alla percezione degli stati fisiologici) e il putamen (parte dei nuclei che controllano il movimento volontario), si attivano nel giudicare rispettivamente equità ed efficienza. Una terza area, il nucleo caudato, è deputata alla coordinazione delle prime due.

Ai soggetti coinvolti nella ricerca è stato chiesto di scegliere in che modo distribuire un certo numero di pasti tra diversi bambini durante una simulazione al computer. Nello stesso tempo i ricercatori registravano l’attività cerebrale al momento di prendere la decisione finale: “I soggetti sono stati tutti abbastanza contrari all’inequità, anche a discapito dell’efficienza”, ha dichiarato Ming Hsu, co-autore dello studio. I risultati sono in accordo con diverse ricerche precedenti che mostrano come la gran parte delle persone sia intollerante alle ingiustizie. Almeno a livello neurale. (s.m.) 

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