Le immagini delle prossime macchinette digitali saranno panoramiche mozzafiato ad altissima risoluzione. I ricercatori della Carnegie Mellon University hanno realizzato, in collaborazione con l’Ames Research Centre della Nasa, un meccanismo a basso costo che permette a ogni macchina fotografica digitale di fornire fedelissime riproduzioni della realtà (immagini da miliardi di pixel).
L’hardware di questa tecnologia, prodotto dai laboratori del Charmed Labs of Austin in Texas, è uno strumento che permette di scattare con un solo click centinaia di immagini sovrapposte di un determinato panorama. Queste vengono poi elaborate da un software realizzato dai tecnici della Carnegie e della Nasa, capace di “strizzare” gli scatti in una sola panoramica da svariati gigapixel.
Un assaggio del GigaPan è già disponibile su Google Earth (video qui a fianco), dove le immagini del mondo si arricchiscono così di nuovi dettagli, rendendo più efficace la comunicazione oltre le barriere linguistiche. “GigaPan permette di avere così tante informazioni su un luogo da rendere immediata la comunicazione tra chi ha scattato la foto e chi ne prende visione” commenta Nourbaksh del Carnegie. Ed è questo l’aspetto di Giga Pan a cui più tiene. Lo ritroviamo infatti tra i promotori del Global Connection Project che ha lo scopo di rendere le persone di qualunque parte del mondo più attente ai luoghi che le circondano. E con questo obiettivo nasce anche la collaborazione della Carnegie con l’Unesco, che prevede lo scambio di immagini dei propri dintorni tra bambini delle scuole di tutto il mondo.
La tecnologia è stata utilizzata finora dagli studenti universitari della Carnegie per documentare la loro vita quotidiana e dallo Stato della Pennsylvania per rendere la rappresentazione dei luoghi della guerra civile accessibili sul Web. La Carnegie Mellon ha aperto un sito dove è possibile scambiare e visionare le immagini panoramiche. (g.d.o)