Prevedere le persone a maggiore rischio suicidio esaminandone il cervello mediante imaging cerebrale e intelligenza artificiale. È questo l’ambizioso obiettivo di un’équipe di ricercatori della Harvard University, che in uno studio appena pubblicato su Nature Human Behaviour descrivono, per l’appunto, i risultati ottenuti sottoponendo a risonanza magnetica funzionale i cervelli di persone che avevano tentato il suicidio, di persone che avevano pensieri suicidi e di un gruppo di controllo mentre questi ascoltavano parole positive e negative legate ai concetti di vita e morte. Sebbene il lavoro sia relativo a un campione molto ridotto (34 persone, di cui 17 con pensieri suicidi), gli autori sostengono che la tecnica abbia dato risultati incoraggianti, individuando correttamente i suicidi nel 91% dei casi.
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