Arriva il preservativo che si lubrifica da solo

preservativo

Un preservativo in grado di lubrificarsi da solo, grazie a uno speciale rivestimento idrofilo. A riuscirci sono stati i ricercatori dell’Università di Boston, che sulla rivista Royal Society Open Science raccontano come questo strato si sia dimostrato in grado, una volta entrato in contatto con l’acqua e i fluidi corporei, di rendere il preservativo più lubrificato per un maggior periodo di tempo. Questa nuova strategia, spiegano i ricercatori, potrebbe facilitare l’applicazione dei profilattici, aumentandone di conseguenza l’utilizzo e, auspicabilmente, frenare la diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili, come il virus dell’Hiv.

Lo studio

Per mettere a punto i nuovi preservativi auto-lubrificanti, Mark Grinstaff e il suo team di ricercatori della Boston University si sono serviti di un particolare rivestimento “water-loving”, idrofilo, chiamato HEA/BP/PVP, già usato come lubrificante per altri dispositivi medici. Questo materiale è composto da un sottile strato polimerico di molecole che vengono attivate dall’umidità e sono in grado di trattenere l’acqua. L’idea è che a contatto con l’umidità e i fluidi corporei, il profilattico rivestito con questo materiale diventi scivoloso e per un lungo periodo di tempo. I preservativi disponibili oggi, infatti, sono rivestiti da lubrificanti che vengono facilmente assorbiti dalla nostra pelle. Di conseguenza, l’efficacia è breve e aumenta anche il rischio che il preservativo si rompa.

I test sul nuovo preservativo

Durante le sperimentazioni in laboratorio, i ricercatori hanno sfregato per circa 15 minuti alcuni preservativi su una superficie simile alla pelle. Confrontando l’attrito prodotto dal lattice rivestito con acqua con quello rivestito di materiale idrofilo, i ricercatori hanno osservato che quest’ultimo aveva generato il 53% in meno di attrito. Poi, hanno confrontato le performance del profilattico auto lubrificante con uno convenzionale e lubrificato con olio di silicone. In effetti, quest’ultimo è risultato più efficace, ma solo nei primi cinque minuti di sfregamento: dopo 15 minuti, l’attrito sul preservativo “al silicone” risultava superiore del 10% rispetto a quello sul preservativo auto lubrificante.

A questo punto, i ricercatori hanno chiesto a un gruppo di volontari di valutare la scivolosità del nuovo preservativo.  E l’85% di loro ha espresso una preferenza per il nuovo preservativo, affermando che il nuovo preservativo è molto più scivoloso dei dispositivi “classici”.

“Sono trascorsi 50 anni da un importante miglioramento nella progettazione di preservativi, con l’uso dell’olio di silicone come lubrificante”, osserva Grinstaff. “Un preservativo auto-lubrificante in presenza di liquidi corporei acquosi potrà aumentarne l’uso, prevenendo anche la diffusione dell’Hiv o di altre malattie”.

Tuttavia, precisano i ricercatori, prima di poterlo mettere in commercio, bisognerà aspettare l’approvazione da parte dell’agenzia statunitense Food and Drug Administration (Fda).  E la sperimentazione sugli essere umani durante il rapporto sessuale.

Riferimenti: Royal Society Open Science

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